Città del Vaticano, 9 nov. (LaPresse) – “Non ci stancheremo di denunciare potentati politici ed economico-finanziari, che perseguono propri interessi personali o di cordata a scapito del bene comune e di ogni regola etica di equità e solidarietà”. E’ l’accusa che lancia monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e presidente del Convegno ecclesiale nazionale della Cei, nell’intervento che apre i lavori a Firenze, in attesa dell’intervento di domani di Papa Francesco.

Si tratta, spiega Nosiglia, di “una denuncia che può riguardare tutti e anche noi stessi, perché la conversione a cui richiama con forza la Parola di Dio ci sprona a rivedere e cambiare scelte e comportamenti personali e collettivi, per non cadere nel rischio che dopo aver predicato agli altri veniamo noi stessi squalificati. Una denuncia però che non è fine a se stessa: non ci interessa amplificare il rumore degli scandali”, afferma. Ciò che si cerca “in positivo” è invece di “sostenere ed esigere il riconoscimento di quei diritti fondamentali propri di ogni persona”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata