Roma, 30 lug. (LaPresse) – Corruzione, turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreti d’ufficio. Sono alcune delle accuse di cui dovrà rispondere il direttore generale dell’ospedale romano Sant’Andrea, Egisto Bianconi, arrestato nell’ambito di un’inchiesta sulle procedure di appalto per le camere mortuarie della struttura. Oltre a Bianconi sono finite in manette altre 8 persone, tra le quali due imprenditori del settore servizi funebri, e tre esponenti della famiglia Primavera, già nota la e forze dell’ordine per il traffico di stupefacenti nel quartiere San Basilio di Roma. Proprio dalle indagini sullo spaccio e l’usura alla periferia nord-est della Capitale gli inquirenti sono arrivati all’appalto per le camere mortuarie del Sant’Andrea, sul quale i Primavera provavano a mettere le mani.

Le accuse-. Secondo l’accusa, Bianconi avrebbe “pilotato” l’aggiudicazione del bando a favore degli altri arrestati, in cambio di denaro. In una in una nota la Regione Lazio fa sapere che il presidente Nicola Zingaretti “appresa la notizia della disposizione di misure cautelari domiciliari nei confronti del dg del Sant’Andrea, Egisto Bianconi, per fatti risalenti al suo precedente incarico, ne ha disposto l’immediata sospensione dalla carica, nominando un commissario straordinario nella persona del dottor Lorenzo Sommella attuale direttore sanitario aziendale”.

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