Milano, 27. (LaPresse) – Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil e della Triennale di Milano e altri 12 imputati sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” nell’ambito del processo Calchi Taeggi. Erano accusati di non aver bonificato correttamente la maxi area da 260 mila metri quadri nella zona di Bisceglie, alla periferia Ovest di Milano, dove per il pm Paola Pirrotta, erano stati stoccati in maniera irregolare 2 milioni di metri cubi di rifiuti anche tossici. Tra i reati contestati, anche l’avvelenamento colposo delle acque, l’omessa bonifica, la gestione di discarica abusiva e l’abuso d’ufficio. Oltre a De Albertis, imputato in qualità di presidente del Cda e ad della ‘Torri Parco Bisceglie srl’, a processo sono finiti anche alcuni responsabili della Antica Pia Acqua Marcia spa. Tra gli imputati figuravano anche due ex funzionari comunali: Achille Rossi, ex direttore del settore Piani e Programmi esecutivi per l’edilizia, e Annalisa Gussoni, ex responsabile del Servizio piani di bonifica del Comune di Milano. Il gup Simone Luerti, davanti al quale si è celebrato il processo con rito abbreviato, ha ritenuto invece che Calchi Taeggi abbia svolto regolarmente le procedure di bonifica e ha riscontrato la totale assenza di inquinamento e avvelenamento dell’ambiente. Le motivazioni sono attese tra 90 giorni.

Gli imputati erano già stati tutti assolti il 23 maggio 2013 dal gup Gianfranco Criscione, ma poi la Corte di Cassazione nel giugno scorso ha annullato con rinvio la sentenza, rimandando gli atti a Milano per un nuovo procedimento.

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