Grosseto, 2 dic. (LaPresse) – “Ritengo che non siano emerse assolutamente delle carenze della nave. Inoltre essendo Schettino il comandante a cui la legge dà tutti i poteri e le responsabilià, se ci fosse stata qualche carenza un minimo significativa per la navigazione, lui avrebbe avuto il dovere di intervenire immediatamente, proprio perché era il comandante”. Lo ha detto a SkyTg24 Marco De Luca, legale di Costa Crociere. “Non bisogna dimenticare – ha precisato l’avvocato – che questo atto processuale è un atto di difesa di Schettino, ed è legittimo che lui sostenga tutte le tesi che ritiene possano essere portate a sua difesa”.
In merito ai ‘tre piccioni con una fava’ che Schettino ha dichiarato di voler prendere facendo il saluto al Giglio, ovvero fare un favore a Tievoli che è gigliese, salutare l’ex comandante della nave Palombo e sfruttare il momento “commerciale”, De Luca ha precisato: “Il pubblico ministero gli ha subito contestato che una manovra di tipo commerciale fatta a quell’ora, in pieno inverno, senza avvertire né la popolazione ovviamente dell’isola, nè gli ospiti della nave che non sapevano affatto di una navigazione di questo genere, evidentemente la sua affermazione lascia un po’ il tempo che trova”. “Evidentemente – ha concluso il legale – la dentenzione, gli arresti domiciliari, hanno logorato Schettino, e credo che la sua difesa questa mattina sia molto debole”.
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