Caserta, 27 nov. (LaPresse) – La polizia di Caserta ha arrestato 18 persone, indiziate a vario titolo di avere partecipato a un’associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di ingenti quantitativi di cocaina, crack e hashish, con l’aggravante di avere agito per agevolare il clan camorristico Belforte, detti ‘I Mazzacane’, attivo a Caserta, Marcianise, S. Nicola la Strada, Maddaloni e comuni limitrofi. I provvedimenti sono collegati alla cosiddetta operazione ‘Officina del Crimine’, che aveva svelato le attività estorsive del gruppo criminale a danno di imprenditori e commercianti e portato a 20 arresti.

Le indagini avevano preso avvio da un tentativo di estorsione del clan a un imprenditore edile che aveva aperto un cantiere nel capoluogo. Grazie all’identificazione di uno dei responsabili, Massimo Belgiorno, sono state effettuate intercettazioni ambientali nell’officina meccanica gestita dall’indagato a San Nicola la Strada (Caserta), che hanno permesso di documentare lo svolgimento al suo interno di veri summit operativi di Camorra, nel corso dei quali venivano pianificate le attività estorsive condotte sul territorio, poi riscontrate dal sequestro del ‘libro mastro’ in cui erano annotati i nominativi degli imprenditori vessati e le quote che essi dovevano pagare al clan.

E’ stato inoltre ricostruito l’organigramma di un’organizzazione parallela dedita al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, crack e hashish, acquistati prevalentemente tramite esponenti del clan Mazzarella di S. Giorgio a Cremano (Napoli). Secondo quanto appurato, la vendita al minuto della droga era affidata a piccoli gruppi autonomi, a cui erano assegnate ‘aree di competenza’, che erano tenuti a pagare mensilmente ‘una tangente’ sui ricavi ai referenti dei Belforte. Nel corso delle indagini sono stati effettuati 15 arresti in flagranza per reati inerenti la droga e sequestrati, complessivamente, oltre 1,5 kg di cocaina.

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