Bologna, 26 nov. (LaPresse) – Omicidio aggravato. Con questa accusa Luciano Zironi, 79 anni, ex bancario, è stato arrestato nella notte dal sostituto procuratore Marco Mescolini. Nel pomeriggio di ieri, come da lui stesso confessato, Zironi ha colpito la moglie, la coetanea Bruna Belletti, con una delle sue pistole regolarmente detenute nella loro casa di via San Donato a Bologna, uccidendola sul colpo. Interrogato per ore in questura dal pm e dalla squadra mobile, ha ammesso le sue colpe e raccontato di aver sparato dopo un litigio. Del motivo per cui il pensionato ha deciso di sparare alla donna con cui era sposato da quasi 60 anni per ora è trapelato poco: tra i due non ci sarebbero stati problemi, hanno una figlia che vive nello stesso condominio e al momento dello sparo non era presente, e l’episodio sarebbe riconducibile a un generico male di vivere dell’uomo.
Luciano Zironi intorno alle 18.30, al civico 42 di via San Donato, all’imboccatura dell’omonimo ponte, ha preso una delle sue sei pistole e ha sparato. Un solo colpo, mortale. Poi ha chiamato il 113, accusandosi del fatto e facendosi trovare sul posto. Il magistrato ha incaricato il medico legale Matteo Tudini di eseguire l’autopsia sul corpo di Bruna Belletti. Per Zironi l’accusa è di omicidio aggravato dal rapporto di coniugio.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata