Roma, 3 nov. (LaPresse) – “Non voglio un capro espiatorio, voglio solo che si facciano le indagini come se mio fratello avesse contato qualcosa. I tempi della prescirizione sono dietro l’angolo”. Così Ilaria Cucchi dopo l’incontro di circa un quarto d’ora con il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, in cui è emersa la disponibilità della procura romana a rileggere le carte dell’inchiesta sulla morte del fratello Stefano.
MIA PAGINA FACEBOOK HA AVUTO 3 MLN DI VISUALIZZAZIONI – “Non ci sentiamo soli – ha spiegato la donna – Nella mia pagina ufficiale di Facebook ci sono state 3 milioni di visualizzazioni dopo il mio ultimo post” in cui è ritratto il volto del fratello Stefano morto. “Il procuratore Pignatone ha fatto le condoglianze ai miei genitori. Era la prima volta che li vedeva – ha raccontato ancora Ilaria – Una frase così scalda il cuore dopo 5 anni che mio fratello è stato trattato come un cane e noi siamo stati presi in giro dalla giustizia”.
VIA GOLAMETTO INTITOLATA A STEFANO PERCHÈ TUTTI RICORDINO – “Il mio sogno è che sia intitolata a mio fratello via Golametto, la strada di accesso al tribunale, in modo che ogni persona, giudice o poliziotto che passerà di qui si ricordi di Stefano”, ha concluso.
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