Venezia, 28 ott. (LaPresse) – Un oratorio di una villa veneta di Piove di Sacco (Padova) adibito a centro massaggi, il giardino monumentale usato come un parcheggio. È uno dei numerosi sequestri messo a segno dal nucleo tutela patrimonio culturale di Venezia dal primo gennaio 2014 a oggi. Il monitoraggio delle 387 aree vincolate hanno portato alla denuncia di 61 persone, di cui 14 per danneggiamento aggravato di bene culturale e 12 per alienazione di bene culturale, e al sequestro di immobili vincolati per un valore di 8 milioni di euro.

Tra questi, appunto, palazzo Gradenigo a Piove di Sacco. I proprietari, senza avvertire la soprintendenza dei beni culturali, avevano trasformato l’oratorio in un centro massaggio e il giardino monumentale in un parcheggio. A Venezia, invece, un albergo a Santa Croce è stato sequestrato perché i proprietari avevano fatto dei lavori di restauro senza approvazione della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto.

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