Treviso, 3 ago. (LaPresse) – Non sarebbe stato l’effetto tappo causato dalle rotoballe di fieno finite nel fiume a provocare la tragedia di Refrontolo, nel trevigiano, dove quattro persone sono morte e cinque sono rimaste ferite, travolte dalle acque del Lierza. Lo spiega la forestale che sta continuando a monitorare la zona colpita dal maltempo. “Le squadre sul territorio – si legge in una nota – hanno verificato che la quantità di detriti accumulati nel piccolo bacino a monte del mulino, non lascerebbe presupporre un effetto tappo tale da giustificare la quantità di acqua e fango che si è abbattuta sui cittadini”.
“TRAGEDIA CAUSATA DA SMODATE PRECIPITAZIONI”. Per la forestale la tragedia sarebbe stata causata da una ” inusuale e smodata quantità di precipitazioni estremamente concentrata nel tempo e nello spazio, in quel bacino caratterizzato da tempi di corrivazione delle acque estremamente brevi”.
“RISCHIO FRANE NELLA ZONA”. A preoccupare è anche il rischio frane. Dal sorvolo in elicottero della forestale, infatti, è emersa una situazione di effettiva franosità nei territori circostanti il comune di Refrontolo e i sindaci dei comuni interessati stanno valutando l’opportunità di intervenire per bonificare e tamponare alcune zone dove, se continuasse questa allerta meteo, potrebbero verificarsi fenomeni franosi.
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