Genova, 11 feb. (LaPresse) – La gdf ha scoperto una truffa da 740mila euro riguardante l’indebita percezione di pensioni, riferibili a persone decedute, negli anni dal 1990 al 2011. Nella prima fase delle indagini, concluse nel 2012, erano stati individuati due casi di macroscopica illegalità: quello di un figlio, emigrato all’estero, che continuava a percepire la pensione della mamma, morta da oltre 20 anni, avendo attestato falsamente, anche in anni recenti, l’esistenza in vita della congiunta e quello di una signora, che continuava a percepire, senza averne diritto, la pensione della madre, comprensiva dell’indennità di reversibilità del marito, scomparso da oltre 40 anni. Nella seconda parte delle indagini, appena terminate, sono state scoperte ulteriori, macroscopiche condotte truffaldine, riguardanti: in tre casi, persone che percepivano la pensione dei genitori, ed, in un altro, quella dello zio, senza alcuna legittimazione, avendo omesso, altresì, di comunicare il decesso dei parenti, morti tra il 1996 ed il 2011, all’Ente previdenziale; in altri due casi, nipoti che percepivano, da oltre 15 anni, la pensione dei nonni deceduti, a fronte di attestazioni false circa la loro minore età, presentate dai genitori, all’atto del decesso del parente. In uno dei casi ultimamente perseguiti, la persona responsabile della truffa è stata colta, in flagranza di reato, mentre riscuoteva le pensione presso uno sportello bancario. I responsabili, in totale 14, sono stati denunciati per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.
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