Bergamo, 16 giu. (LaPresse) – La guardia di finanza di Bergamo ha scoperto un’evasione fiscale di 50 milioni di euro e denunciato alla Procura della Repubblica 8 responsabili. Tre società di meccanica, manutenzione macchine industriali e rottamazione di metalli, operanti nelle province di Bergamo, Brescia, Verona e presso la ex Ilva di Taranto, a scadenze ben precise, hanno occultato e distrutto tutta la documentazione aziendale, dopo aver presentato dichiarazioni dei redditi infedeli; inoltre, mediante la frode fiscale, le aziende praticavano prezzi talmente contenuti da vincere sistematicamente le commesse a discapito dei concorrenti. Le indagini, iniziate a gennaio 2011, hanno consentito di ricostruire integralmente i volumi d’affari delle tre società verificate e di recuperare base imponibile per 50 milioni di euro ed Iva per 12 milioni di euro. Cessioni fittizie di quote societarie, intestazioni di società a prestanomi e trasferimenti di sede erano gli altri stratagemmi utilizzati; una delle società, in un anno e mezzo, ha trasferito la sede 4 volte, prima a Milano, poi a Palmi (Reggio Calabria), poi a Napoli ed infine a Modena, cambiando allo stesso tempo il legale rappresentante. Gli 8 amministratori, sia di fatto che di diritto, succedutisi nel tempo alla guida delle società sono stati denunciati per omessa presentazione della dichiarazione fiscale, presentazione infedele ed occultamento e distruzione di documenti contabili.
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