Bergamo, 3 mag. (LaPresse) – Si è arreso dopo circa sei ore Luigi Martinelli, 54 anni, l’uomo che questo pomeriggio ha sequestrato 15 persone all’interno della sede di Equitalia di Romano di Lombardia, nel bergamasco. L’uomo, armato di un fucile e due pistole, è entrato nell’edificio, ha sparato un colpo senza ferire nessuno e dopo pochi minuti ha liberato 14 ostaggi trattenendone dentro l’edificio solo uno, un dipendente dell’Agenzia delle Entrate. Alla base del gesto, molto probabilmente, pesanti difficoltà economiche. Dopo i primi concitati minuti del sequestro sono intervenuti sul posto i carabinieri e la polizia. Proprio uno dei carabinieri è riuscito ad entrare nell’edificio e ha iniziato a trattare con il sequestratore, tanto da ottenere che l’ostaggio potesse comunicare per telefono con la compagna che si trovava all’esterno per dirle che stava bene. Dopo poche ore sono anche arrivati gli uomini del Gis (Gruppo intervento speciale) dei carabinieri con un loro mediatore che si è sempre tenuto in stretto contatto con il militare all’interno dell’Agenzia delle Entrate. Il sequestratore ha chiesto più volte di poter parlare con i media della sua situazione e delle sue difficoltà economiche ma, a quanto si è appreso dai carabinieri, non gli è stato concesso per non destabilizzare la situazione. Intorno alle 21, grazie alla mediazione delle forze dell’ordine, l’ultimo ostaggio è stato liberato e dopo pochi minuti il sequestratore si è consegnato ai carabinieri. Martinelli è stato portato nella caserma di Romano di Lombardia dove in questo momento viene ascoltato dai carabinieri.

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