Città del Vaticano (Vaticano), 8 apr. (LaPresse) – “Cristo risorto doni speranza al Medio Oriente, affinché tutte le componenti etniche, culturali e religiose di quella Regione collaborino per il bene comune e il rispetto dei diritti umani. In Siria, in particolare, cessi lo spargimento di sangue e si intraprenda senza indugio la via del rispetto, del dialogo e della riconciliazione, come è auspicato pure dalla comunità internazionale”. Lo ha detto papa Benedetto XVI durante il discorso Urbi et Orbi dal sagrato della Basilica Vaticana. “I numerosi profughi, provenienti da quel Paese e bisognosi di assistenza umanitaria – ha detto il papa – trovino l’accoglienza e la solidarietà che possano alleviare le loro penose sofferenze”. Poi il papa ha ricordato la difficile situazione israeliano-palestinese e ha invitato entrambe le fazioni a riprendere con coraggio il processo di pace. Uno sguardo particolare infine per le popolazioni africane: “Gesù Risorto conforti le popolazioni sofferenti del Corno d’Africa e ne favorisca la riconciliazione; aiuti la regione dei Grandi Laghi, il Sudan ed il Sud Sudan, donando ai rispettivi abitanti la forza del perdono. Al Mali, che attraversa un delicato momento politico, Cristo Glorioso conceda pace e stabilità. Alla Nigeria, che in questi ultimi tempi è stata teatro di sanguinosi attacchi terroristici, la gioia pasquale infonda le energie necessarie per riprendere a costruire una società pacifica e rispettosa della libertà religiosa dei suoi cittadini”.
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