Palermo, 4 nov. (LaPresse) – La guardia di finanza di Palermo ha scoperto un tentativo di sottrazione di prodotti energetici destinati ad una società di Isola delle Femmine operante nel settore della produzione di cemento, da dirottare in nero ad un’altra impresa, che così avrebbe potuto utilizzarli per la propria attività lucrando un consistente vantaggio economico ed evadendo completamente le accise. La società aveva dato incarico ad una impresa di trasporti di Palermo di effettuare il trasferimento di prodotto, necessario per il funzionamento dei propri impianti produttivi, da prelevare presso una raffineria di Milazzo. Le fiamme gialle, attivate da una segnalazione della società committente che aveva maturato sospetti sull’affidabilità del trasportatore, hanno organizzato un servizio di pedinamento ed osservazione di un’autocisterna dell’impresa di trasporti che, dopo avere prelevato il prodotto e percorso l’autostrada da Messina a Palermo, anziché dirigersi verso la società destinataria, è uscita al casello di Cefalù ed ha raggiunto un sito industriale, sede di una impresa di produzione di emulsioni di bitume e catrame.
I finanzieri hanno sorpreso il conducente dell’autocisterna, con il responsabile del sito, mentre scaricava più della metà dei 27.200 chili di olio combustibile per sottrarlo illecitamente al destinatario che lo aveva regolarmente acquistato. L’autista è stato tratto in arresto in flagranza di reato e denunciato all’autorità giudiziaria di Termini Imerese per furto aggravato e per sottrazione all’accertamento dell’accisa sui prodotti energetici. Il soggetto è stato processato per direttissima ed ha patteggiato la pena in sei mesi di reclusione e 300 euro di multa. Il rappresentante legale della società che ha ricevuto il prodotto energetico illecitamente sottratto è stato denunciato a piede libero mentre i 15.480 chili di olio combustibile sono stati sottoposti a sequestro, unitamente all’autocisterna.
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