Perugia, 3 ott. (LaPresse) – La Corte d’Assise d’appello di Perugia ha disposto l’immediata scarcerazione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Per Amanda Knox la Corte ha stabilito una condanna a tre anni per calunnia e la condanna al pagamento delle spese processuali, pari a 22.170 euro. Lei e Raffaele sono stati assolti dall’accusa di omicidio di Meredith Kercher, per il quale in primo grado erano stati condannati rispettivamente a 26 e 25 anni. La condanna a tre anni di reclusione inflitta ad Amanda Knox per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba è già stata scontata. Per questo motivo lei, insieme a Raffaele Sollecito, viene subito scarcerata.

Cori di ‘vergogna vergogna’ e fischi dalla folla che circonda il tribunale di Perugia sono scattati non appena si è diffusa la notizia dell’assoluzione. “Questa sentenza per noi era attesissima, l’aspettavamo da 4 anni ed è il verdetto che ci aspettavamo perché, dopo che ci era stata concessa la perizia, l’estraneità di Raffaele era diventata inconfutabile”, ha commentato l’avvocato di Raffaele Sollecito, Giulia Bongiorno, in una breve conferenza pochi attimi dopo la lettura della sentenza. “Se la perizia fosse stata disposta 4 anni fa non ci sarebbero stati 4 anni di sofferenza e dolore”, ha aggiunto. “E’ una sentenza che ha voluto approfondire e che non si è fermata all’apparenza. Alla luce di ciò possiamo dire che c’è stato il pieno ed assoluto ricnonoscimento dell’estraneità di Raffale Sollecito”, ha concluso la Bongiorno.

“La corte di appello di Perugia mi ha restituito mio figlio”, ha detto il padre di Raffaele Sollecito, Francesco. “Sono immensamente contento, è stata fatta luce e dato fondamento a quello che noi abbiamo cercato di dimostrare in primo grado. E’ evidente che Raffaele non ha niente a che vedere con la morte di Meredith che rimane sempre nei nostri cuori”, ha aggiunto. “Cosa faremo? Torneremo subito a casa”, ha concluso Francesco Sollecito. Prima di lasciare la piazza un ultimo sfogo: “Finalmente mi sono permesso di piangere”, ha concluso.

“Questa sentenza fa giustizia perchè la verità è emersa”, ha detto Carlo Della Vedova, legale di Amanda Knox. “Loro due – ha aggiunto – non erano presenti quella sera. Siamo contenti. Il mio pensiero, tuttavia, ora va alla ragazza che era un’amica di Amanda, come lei stessa ha sempre dichiarato. Finalmente però abbiamo avuto la sentenza che riconosce la giustizia. Ringraziamo la corte per questa decisione”.

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