Roma, 29 set. (LaPresse) – La procura di Roma ha deciso di trasferire a Bari gli atti dell’inchiesta sul tentativo di estorsione ai danni del presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, che vede indagati il direttore de ‘L’Avanti!’ Valter Lavitola, l’imprenditore barese Giampaolo Tarantini e la moglie di quest’ultimo Angela Devenuto. La decisione è motivata dall’esigenza di definire la posizione di Lavitola. Nei suoi confronti, infatti, la procura di Napoli aveva emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere e gli inquirenti di Bari entro venti giorni dal deposito delle motivazioni del tribunale del Riesame partenopeo (avvenuto lunedì scorso) dovranno decidere se ribadire tale misura cautelare, pena la decadenza di quella del capoluogo campano.
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