Diminuisce il tasso di positività, la variante Omicron è predominante

Le diagnosi di Covid registrate in Italia nelle ultime 24 ore sono 179.106 a fronte di 1.117.553 tamponi. Cala il tasso di positività, che si attesta al 16%. I decessi sono 373. I ricoveri in terapia intensiva aumentano (+9), diminuiscono quelli nei reparti ordinari (-174). E’ questo il quadro che emerge dall’ultimo bollettino del ministero della Salute sullo stato della pandemia nel nostro Paese dove, ad oggi, ci sono 2.695.703 persone positive, con un incremento di 13.662 unità rispetto al giorno prima.

“Questa settimana vediamo sostanzialmente un inizio di stabilizzazione della curva”, ha confermato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, nel corso della cabina di regia. Il portavoce del Cts ha spiegato anche che per quanto riguarda le fasce d’età “negli ultimi 7 giorni è iniziata una decrescita più marcata tra coloro che hanno dai 20 ai 29 anni. Ma – ha segnalato – rimane in crescita la fascia 0-9 anni”.

La variante Omicron ormai è predominante e a causa della sua contagiosità “è bene completare il ciclo vaccinale con una dose di richiamo anche per evitare la congestione delle strutture ospedaliere”, si è raccomandato Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione sanitaria al ministero della Salute. “Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva – ha spiegato – è rispettivamente al 31,6% e al 17,3%. Quindi, soprattutto per quanto riguarda l’area medica, siamo al di sopra della soglia critica, con diverse le regioni che l’hanno superata”.

Una delle conseguenze è che l’Italia cambia colore. Alla luce dei dati presentati dall’Iss, infatti, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che prevede il passaggio di Puglia e Sardegna in giallo. Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia si tingono invece di arancione.

In questo quadro, la struttura del Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato l’aumento dei vaccinati: nell’ultima settimana (dal 14 al 20 gennaio) sono state somministrate oltre 4,2 milioni di dosi. Di queste, 3,4 milioni sono booster. Una media di oltre 610mila dosi al giorno. Le somministrazioni ai bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni, sono state oltre 325 mila, di cui circa 215 mila prime dosi e 109 mila seconde.

Si riduce lo zoccolo duro dei non vaccinati tra gli over 50, grazie anche all’introduzione dell’obbligo: rispetto a 7 giorni, infatti, sono passati da 2.017.973 a 1.862.705. In questo scenario si inserisce anche un altro dato interessante: i medici sospesi dall’albo perché non vaccinati sono 1.913, lo 0,4% degli iscritti. Lo comunica la Fnomceo, che sottolinea come al momento siano tuttavia 33.534 gli inadempienti (il 7,2% del totale).

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