La città in isolamento per due settimane: le autorità forniscono cibo e assistenza sanitaria

Le autorità della città di Xi’an, nel nord della Cina, sono impegnate a fornire cibo, assistenza sanitaria e altre necessità ai circa 13 milioni di abitanti costretti a un lockdown di due settimane. Le restrizioni di Xi’an, imposte lo scorso 23 dicembre, sono tra le più dure da quando la Cina ha ordinato un rigoroso lockdown a oltre 11 milioni di persone dentro e intorno alla città di Wuhan all’inizio del 2020, dopo che il coronavirus era stato rilevato per la prima volta alla fine del 2019. Le misure sono una conseguenza della politica cinese “Zero Covid-19” che include test diffusi e obbligo di mascherine. I viaggi da e per la città sono stati sospesi, anche se ci sono alcune eccezioni e le regole sono state leggermente allentate in alcuni distretti che hanno pochi o nessun caso. È stato ordinato anche un terzo ciclo di test di massa, con la città in grado di fare il tampone a 10 milioni di persone in sole sette ore ed elaborare fino a 3 milioni di risultati in sole 12 ore, secondo i media statali. Alcuni residenti rivelano difficoltà nell’ottenere beni di prima necessità, oltre alla frustrazione per l’impatto economico sulla città che ospita il famoso Esercito di Terracotta e importanti industrie.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata