Dopo il parere dell'Ema si attende l'ok dell'Aifa

Manca solo il via libera di Aifa poi la vaccinazione pediatrica avrà luce verde pure in Italia. Dopo il parere positivo di Ema la Commissione scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco è stato convocata per i giorni 1-3 dicembre. Quello della somministrazione del vaccino Pfizer/BioNTech ai bimbi 5-11 sarà il punto principale all’ordine del giorno. Le dosi, 10 microgrammi rispetto ai 30 degli adulti, arriveranno nelle prossime settimane poi, da metà dicembre o al massimo da inizio gennaio, si potrà procedere.

La Società italiana di pediatria: “Pronti a iniziare”

I pediatri si dicono “molto lieti” e “pronti” a iniziare. “Attendiamo le indicazioni del ministero – dice Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria – nell’ultimo periodo questa fascia di età ha fatto registrare un aumento significativo dei casi”. E in merito a quei genitori che manifestano paure nel voler vaccinare i loro figli “si convincono mostrando loro i dati – la spiegazione di Staiano – oltre alle ospedalizzazioni ci sono anche i casi di long covid da non sottovalutare”.

Israele: per superare la pandemia bisognerà assolutamente vaccinare i bambini

E che per superare la pandemia bisognerà assolutamente “vaccinare i bambini” lo dice apertamente Arnon Shahar, responsabile del piano vaccinale di Israele, dove da lunedì è iniziata la somministrazione delle dosi per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Una campagna che – sottolinea in un colloquio con LaPresse – “sta andando bene” anche se ci sono ancora delle perplessità da parte dei genitori. “Abbiamo visto che l’età dei contagi sta scendendo”, argomenta ancora precisando come, sebbene la maggioranza dei bambini non abbia sintomi gravi, più di 150 abbiano sofferto di sindrome infiammatoria multisistemica “e si potevano salvare dalle complicanze”.

Israele, paese guida nella campagna vaccinale e punto di riferimento per tutto il mondo, potrebbe anche spingersi oltre. “Ci stiamo avviando verso la vaccinazione dei bambini sotto i 5 anni”, dichiara Shahar. “Ci sarà bisogno di tempo per valutare e per capire, ma nel futuro prossimo dovremo decidere se immunizzare i più piccoli, sono riflessioni che bisogna fare, dobbiamo adattarci all’evolversi della pandemia”, il suo pensiero.

Crisanti sui vacciniCrisanti: il rapporto rischi-benefici della vaccinazione pediatrica “non è chiaro”

Ma non tutti all’interno della comunità scientifica parlano con voce univoca. Secondo il virologo Andrea Crisanti il rapporto rischi-benefici della vaccinazione pediatrica “non è chiaro”. Il motivo è relativo alla mancanza di dati solidi. “All’Ema hanno dato l’autorizzazione per gli adulti su un trial di 30mila persone mentre quello sui bambini è dieci volte inferiore”, spiega. Un campione che “non cattura la frequenza di eventuali eventi avversi”.

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