Il ministro Orlando: "L'avvio sarà complicato. Posticipo rallenterebbe battaglia al virus"

Il governo dice no a un rinvio dell’obbligo di Green Pass sul posto di lavoro. A riferirlo è il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri dopo l’incontro di giovedì mattina a Palazzo Chigi tra il premier Draghi e i sindacati. Oggi siamo stati 40 minuti da Draghi. L’incontro non era organizzato, ci hanno chiamato ieri. Abbiamo chiesto dilazione temporale del green pass a Draghi ma la risposta è stata no, nell’incontro di oggi siamo stati più sui temi della sicurezza sul lavoro. Il governo continua ad avere una certa rigidità perché sono certi che sia la strada giusta per arrivare al 90% dei vaccinati”, ha detto Bombardieri che poi sulla possibile riduzione del costo dei tamponi fa sapere: “non ha detto proprio no, credo che stiano pensando di lavorare sulla riduzione del costo dei tamponi, credo ci stiano lavorando”.

Poi sul tema è intervenuto il ministro del Lavoro Andrea Orlando: “Se temo problemi domani in occasione dell’introduzione dell’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro? Credo che sarà un passaggio non semplice perché siamo di fronte a una dimensione dell’utilizzo dello strumento significativa. Sicuramente l’avvio sarà complicato. Era nell’ordine delle cose che questo avvenisse ma è un prezzo che dobbiamo pagare per spingere nella direzione giusta il paese, e cioè la vaccinazione da un lato e la sconfitta del virus dall’altro”, ha detto l’esponente Pd a margine di un evento elettorale del candidato sindaco di Roma di Pd e Leu Roberto Gualtieri. “Io penso che ci siano le condizioni affinché disagi e difficoltà siano ridotti a minimo se c’è la buona volontà di tutti e lo spirito di confronto che oggi si è manifestato nell’incontrò con i sindacati”, ha aggiunto Orlando, secondo il quale “posticipare l’obbligo rallenta la lotta al virus”.

Intanto il governatore della Liguria Giovanni Toti annuncia che “tutti coloro che hanno fatto la prima dose vaccino avranno da domani mattina il tampone gratuitamente fino a quando non comparirà il green pass sul loro telefono, per incentivare la volontà di portare il mondo del lavoro ad un volume di vaccinazioni importanti”. 

I docenti universitari contrari al Green Pass aderiscono allo sciopero generale di venerdì “per dire no alla discriminazione imposta dal lasciapassare verde”. A dirlo gli stessi organizzatori della protesta del corpo docente universitario che conta ormai più di 1.000 firme. 

Sabato 16 ottobre è atteso a Milano un nuovo corteo no green pass per le vie della città, il primo dopo l’entrata in vigore dell’obbligo della certificazione per le aziende. Come già accaduto nelle scorse settimane, i manifestanti dovrebbero partire da piazza Fontana intorno alle 17: al vaglio della questura la richiesta di preavviso di pubblica manifestazione inviata da alcuni organizzatori che vorrebbero sfilare per le vie del centro cittadino.

 

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