Il ministero risponde: "Andate avanti con i mix"

Dopo la lettera inviata dall’Unità di crisi regionale al ministero della Salute, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca fa sapere: “Ai nuovi vaccinati non sarà somministrato Astrazeneca al di sotto dei 60 anni; rispetto al vaccino Johnson & Johnson la posizione del ministero non è definita in modo chiaro e vincolante. Pertanto tale vaccino non sarà somministrato sotto i 60 anni; prosegue la vaccinazione di massa con Pfizer e Moderna; a chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca si dovrà somministrare la seconda dose Astrazeneca solo sopra i 60 anni; sotto i 60 anni si dovrà fare il richiamo solo con vaccini Pfizer o Moderna”.

“In conclusione – spiega De Luca -, dovendo vaccinare la popolazione più giovane d’Italia, la Campania richiede per l’ennesima volta, e sollecita, la fornitura aggiuntiva di vaccini Pfizer e Moderna, anche in relazione alla popolazione studentesca da vaccinare”.

La risposta del ministero al governatore 

“In relazione al ciclo vaccinale misto nei soggetti al di sotto dei 60 anni di età che hanno già ricevuto una sola dose di un vaccino Vaxzevria, si ribadisce quanto trasmesso con la nota dell’11/06/2021 e il relativo parere del Comitato tecnico scientifico. Da quanto sopra riportato ne consegue l’opportunità di utilizzare un regime eterologo al fine di evitare le pur rare reazioni avverse indesiderate riportate in giovani vaccinati con Vaxzevria”. Questa la risposta del ministero della Salute alla nota inviata ieri dall’Unità di crisi della Regione Campania, che si è detta contraria al mix vaccinale, per chi ha effettuare la prima dose di AstraZeneca sotto i 60 anni. “La possibilità poi che venga rafforzata la risposta immune indotta dai vaccini – scrive il ministero – rappresenta un ulteriore elemento a favore dell’adozione di un ciclo vaccinale misto, come già avviene in altri grandi paesi europei e come proposto da Aifa che ha attivamente partecipato ai lavori del Cts”.

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