Il premier in conferenza stampa parla anche della pandemia: "Soddisfatto per la riapertura graduale"

Quaranta miliardi ‘per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali’: è stato scelto un nome lungo per il decreto chiamato comunemente ‘sostegni bis’, perché “non lasciamo indietro nessuno“, assicura il premier Mario Draghi. Le risorse dell’ultimo scostamento di bilancio finanziano un pacchetto di interventi che, Draghi ne è convinto, potrebbe essere l’ultimo con questo trend di uscita dalla pandemia. “I mesi che verranno saranno migliori del passato, ma saranno mesi complessi – avverte – anche per lo sblocco dei licenziamenti in alcuni settori. Servirà uno Stato presente, uno stato che aiuti”. Intanto ci sarà un rimbalzo del Pil “già in questo trimestre” ma per una crescita sostenuta e stabile bisognerà aspettare il Pnrr. E se il debito aumenta il premier è ottimista: “la scommessa è sulla crescita, sulla credibilità generale dei nostri interventi, non sono ipotizzabili politiche restrittive”.

Decreto da 40 miliardi di euro

Nel frattempo, dei 40 miliardi, 17 vanno per sostegni alle imprese e professioni, 9 miliardi per aiuti su crediti e liquidità, 4 per i lavoratori e le fasce in difficoltà. La grande novità è una norma sui licenziamenti inserita durante il Consiglio dei ministri, “chi prende la cassa Covid entro giugno non può licenziare fino al 28 agosto, chi prende la cassa ordinaria non paga le addizionali ma non può licenziare fino al 31 dicembre”, spiega il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Sul blocco generalizzato il Dem resta scettico: “Meglio interventi mirati piuttosto che generalizzati, siamo andati nella direzione della selettività. Più miriamo, più articoliamo, più rispondiamo alla domanda effettiva”.

Come cambia il meccanismo dei ristori

Cambia come annunciato il meccanismo dei ristori, che complessivamente ammontano a 15,4 miliardi. “Per la prima volta accanto il criterio del fatturato si guarda anche il criterio dell’utile, il problema è che per accertarlo serve più tempo quindi facciamo entrambe le cose”, spiega il premier. C’è poi un fondo da 100 milioni per le attività che hanno chiuso per almeno 4 mesi nel 2021, 100 milioni per le attività turistiche delle località sciistiche, 150 milionii per il rilancio del turismo, la proroga del credito di imposta e del taglio delle bollette per le attività commerciali, nuove indennità per gli stagionali, i lavoratori sportivi, gli agricoli e 600 milioni per la riduzione della Tari Per i giovani “c’è un ampia parte del decreto”, fino al compimento dei 36 anni chi vuole comprare non paga l’imposta di registro e l’imposta sul mutuo, e “per i meno abbienti c’è anche la garanzia dello Stato sull’ottanta percento del mutuo. Si vuole rendere più facile per comprare una casa, costruire una famiglia, e avere quella sicurezza che manca oggi”, dice Draghi. Ma c’è anche “per la prima volta un fondo per la ricerca di base che stanzia 50 milioni quest’anno e 150 milioni per ogni anno per gli anni a venire. E’ un investimento sul futuro”, assicura Draghi. E otto milioni vengono stanziati per il potenziamento dei servizi di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza.

Gli interventi sul lavoro

Tanti anche gli interventi sul lavoro. Oltre allo stop selettivo ai licenziamenti arrivano altre 26 settimane di cassa integrazione Covid fino a fine anno, il contratto di rioccupazione introdotto in via sperimentale fino al 31 ottobre 2021 con lo sgravio totale per sei mesi, l’ampliamento del contratto di espansione alle aziende che hanno almeno 100 dipendenti, lo sgravio contributivo per le aziende dei settori turismo e terme. E poi quattro mensilità in più del Rem e nuovi fondi per i centri dell’impiego, mentre l’Anpal viene commissariata.Confermata l’attesa norma per il disavanzo dei comuni, con 500 milioni che potrebbero sbloccare l’empasse sul candidato alle comunali di Napoli, Gaetano Manfredi. Ma ai Comuni vanno anche 450 milioni per il trasporto pubblico locale, 350 milioni alle scuole pubbliche e 50 alle paritarie e 500 milioni per un fondo per la “solidarietà alimentare, nonché di sostegno alle famiglie che versano in stato di bisogno per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche”.

 

 

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