Le due multinazionali entro fine 2020 puntano a far partire la Fase 3 

Sono trecento milioni le dosi di vaccino contro il Coronavirus in fase di sviluppo da parte delle multinazionali farmaceutiche Sanofi e Gsk che verranno comprate dalla Commissione europea. Gli acquisti, recita una nota, saranno effettuati sulla base di un contratto entrato in vigore oggi in seguito alla firma della relativa documentazione tra il massimo organo esecutivo dell'Unione europea e le due società. Il contratto è finanziato dall'Emergency Support Instrument volto a costituire un portafoglio di potenziali vaccini con diversi profili e prodotti da diverse aziende.

Il contratto, secondo dopo quello firmato con AstraZeneca, prevede che gli Stati membri Ue possano distribuire parti delle dosi gratuitamente a persone con reddito medio-basso. Inoltre, Sanofi e Gsk si adopereranno per metterne a disposizione una parte significativa per la struttura Covid-19 Vaccines Global Access (Covax) responsabile di consentire l'accesso ai farmaci anti Covid a Paesi poveri di tutto il mondo.

La Commissione Europea sta continuando a discutere accordi simili con altri produttori di vaccini, come Johnson & Johnson, CureVac, Moderna e BioNTech, dopo aver concluso i relativi colloqui esplorativi. "Presto verranno conclusi accordi con altre aziende e creeremo un portafoglio diversificato di vaccini promettenti, basato su vari tipi di tecnologie, aumentando le nostre possibilità di trovare un rimedio efficace contro il virus", ha sottolineato il presidente della commissione Ursula von der Leyen.

Attualmente Sanofi e Gsk stanno sviluppando un vaccino sulla base della tecnologia del DNA ricombinante. Le due multinazionali hanno già avviato negli scorsi giorni lo studio di Fase 1/2 con l'obiettivo di far partire la Fase 3 entro la fine del 2020 e, nel caso di esito positivo, di mettere a disposizione il vaccino entro il secondo semestre del 2021.

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