Scamacca perno in aventi, dietro si lavora alla difesa a tre. in mezzo salgono le quotazioni di Frattesi

Un passo in avanti. Anche se in vista del debutto contro l’Albania, in programma sabato 15 giugno, il cartello ‘lavori in corso’ non può certo essere ritirato. Dopo la scialba prestazione contro la Turchia, l’Italia ritrova fiducia e morale nella notte di Empoli, che festeggia il mai dimenticato Luciano Spalletti e la vittoria degli azzurri contro la Bosnia. Il successo di misura – maturato oltretutto rischiando anche qualcosa – va comunque preso con le dovute precauzioni, anche perché nel test precedente la nazionale di Barbarez è crollata 3-0 contro l’Inghilterra. Sicuramente più pronta, talentuosa e collaudata della truppa azzurra.

Cresce Frattesi

Il ct però ha ottenuto qualche risposta confortante dall’ultima amichevole prima dell’inizio di Euro 2024. Intanto Nicolò Barella, che sta lavorando a parte per smaltire l’affaticamento muscolare ed esserci all’esordio degli Europei, può dormire sonni tranquilli. Perché Davide Frattesi, suo alter ego anche all’Inter, si sta rivelando qualcosa in più di una semplice alternativa. Con la zampata alla Bosnia il centrocampista ex Sassuolo è salito a cinque reti in azzurro (in quindici presenze) diventando il capocannoniere sotto la gestione Spalletti. Il ruolo di incursore nel 3-4-2-1 provato dal selezionatore gli calza a pennello e in questa fase sembra difficile immaginare un’Italia senza di lui nella prima uscita a Dortmund. Il vero tassello intoccabile della Nazionale che sta plasmando il ct indossa però la maglia numero nove: Gianluca Scamacca, risparmiato nel penultimo test di preparazione a Bologna, si è già virtualmente preso una maglia da titolare con l’Albania dopo la prova con la Bosnia, sulla scia degli straordinari ultimi due mesi vissuti con l’Atalanta.

Tre in difesa

In amichevole è mancata un pizzico di cattiveria e di freddezza sotto porta, ma il centravanti cresciuto calcisticamente a Roma ha messo in mostra tutto il suo repertorio fatto di sponde, appoggi, fisicità ed esuberanza. Il feeling con Chiesa – autore dell’assist vincente ma ancora troppo avulso dal gioco – può e deve crescere, ma è intorno a lui che Spalletti sta costruendo la squadra che proverà a difendere il titolo conquistato tre anni fa a Wembley. Se in attacco Scamacca è la certezza, dietro l’ex allenatore del Napoli sembra sempre più orientato ad affidarsi alla difesa a tre. Anche perché buona parte dei difensori convocati per l’Europeo sono abituati a giocare con quel modulo delle rispettive squadre di club. Come Buongiorno e Calafiori, pezzi pregiati del mercato estivo che hanno dimostrato nell’ultimo test prima della partenza degli azzurri per Iserlohn, quartier generale scelto dalla Figc, di poter essere pedine preziose nella spedizione in Germania.

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