Lunedì sera la finale che assegna il trofeo

Inter e Simone Inzaghi a caccia di record nella finale di Supercoppa di Riyadh contro il Napoli, in programma domani (lunedì 22 gennaio) alle 20.00 ora italiana. I nerazzurri vanno a caccia del terzo successo consecutivo in questa manifestazione (impresa riuscita solo al Milan, ndr), l’ottavo in assoluto, mentre il tecnico punta alla sua quinta vittoria migliorando così il primato che detiene in coabitazione con due mostri sacri come Fabio Capello e Marcello Lippi. Di fronte c’è però un Napoli a cui Walter Mazzarri ha cambiato modulo di gioco per trovare maggiore equilibrio, ma che sarà comunque privo di due pedine fondamentali come Victor Osimhen e Zambo Anguissa impegnati in Coppa d’Africa. “Una finale tante volte è decisa dagli episodi: bisogna fare molta attenzione. Si tratta di un match da organizzare in due giorni e mezzo, la squadra deve continuare a lavorare come nelle ultime partite. Giochiamo contro i campioni d’Italia, hanno vinto 3-0 la semifinale, in campionato hanno avuto qualche problema ma hanno tanta qualità, con una rosa lunga. Servirà una partita importante”, ha dichiarato Inzaghi nella conferenza stampa della vigilia all’Al-Awwal Park di Riyadh.

Inzaghi ha già vinto quattro Supercoppe: che sapore avrebbe vincere ancora. “Sarebbe importante per tutto l’ambiente. Vincerla tre volte di fila è successo solo una volta nel calcio italiano. Abbiamo vinto qui il derby l’anno scorso, due anni fa contro la Juventus, ora vorremmo battere il Napoli”, ha detto. “Ci tengo più per l’Inter che per me stesso. Sarebbe bello vincerla: ho fatto i complimenti ai ragazzi perché dal 13 di luglio antepongono l’Inter alle gioie personali. Questo è il segreto di una squadra”, ha aggiunto. Inzaghi non teme l’eccesso di euforia dopo la travolgente vittoria sulla Lazio. “Dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali, poi servirà anche il lavoro tattico. Cerchiamo di dare alla squadra tutti gli strumenti affinché tutti sappiano quello che devono fare”, ha detto. Per quanto riguarda la formazione, il tecnico nerazzurro non si è sbilanciato “Chi ha giocato, sabato ha fatto defaticante. Qualche giocatore è un po’ affaticato, l’allenamento di oggi sarà più indicativo. Non ho ancora il quadro della situazione, devo vedere il recupero e come sta chi ha giocato contro la Lazio”, ha dichiarato. A meno di sorprese, però, l’Inter dovrebbe scendere in campo con la stessa formazione che ha travolto la Lazio con Marcus Thuram e Lautaro Martinez a guidare l’attacco.

Proprio il capitano nerazzurro è intervenuto a sua volta in conferenza stampa parlando del suo straordinario momento di forma. “Non è importante chi segna, è importante sviluppare il gioco come l’abbiamo fatto. E’ stata una partita grande, da parte di tutti. Questo è il nostro percorso, è di alto livello, dobbiamo continuare così. C’è un trofeo in palio: dobbiamo recuperare le energie per fare un’altra grande partita”, ha detto il Toro. Un Lautaro ormai tra i migliori attaccanti d’Europa. “Lavoro ogni giorno per rendere felici i tifosi, per raggiungere gli obiettivi di questo grande Club. Mi sento a un livello alto, però non sono io a dire dove sono in questo momento. Io cerco di dare il massimo”, ha aggiunto. A conferma della maturità da leader ormai raggiunta, Lautaro ha invitato i compagni a non pensare alla partita di stasera della Juve a Lecce che potrebbe portare i bianconeri al comando della classifica in campionato. “Io penso alla nostra partita di domani: il trofeo che ci giochiamo è molto importante, è uno degli obiettivi della stagione”, ha tagliato corto Lautaro che ha concluso ribadendo la sua volontà di diventare un simbolo di questa Inter. “Il rinnovo? Stiamo lavorando con la società: io sono contento qui. Voglio tornare a Milano, vedere la mia famiglia. Ma penso al Napoli, in questo momento”, ha concluso.

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