L'Unfp: "Pratiche diffuse che hanno interessato 180 professionisti dall'inizio della stagione"

Il sindacato francese dei calciatori professionisti sta avviando un’azione legale per proteggere i giocatori dalle pressioni che i loro club esercitano su di loro quando quando non firmano un nuovo contratto o accettano di andarsene.

Con la finestra di mercato invernale aperta e operativa in Europa, l’Unfp ha dichiarato martedì di aver incaricato uno studio legale di presentare una denuncia al pubblico ministero di Parigi per estorsione e molestie. Con la sua azione legale – che non prende di mira una squadra specifica – il sindacato vuole evidenziare la prepotenza che i giocatori devono subire quando i loro club li mettono da parte per costringerli a prolungare i loro contratti, o ad accordarsi per un trasferimento in un’altra squadra. “Queste pratiche così diffuse – 180 giocatori dall’inizio della stagione in corso – vengono rivendicate anche dai club, che non esitano più a utilizzare mezzi di comunicazione sofisticati per esercitare un ostracismo nei confronti dei giocatori interessati”, ha affermato l’Unfp in una nota. “L’uso della coercizione morale per indurre una persona ad accettare di firmare o risolvere un contratto costituisce reato di estorsione”, ha aggiunto.

All’inizio di questa stagione, la più grande stella del calcio francese Kylian Mbappé è stata esclusa da un tour pre-campionato in Asia e gli è stato impedito di allenarsi con la prima squadra del Paris Saint-Germain a causa di una controversia contrattuale con il club. L’attaccante è poi tornato in squadra dopo “colloqui costruttivi e positivi” tra le due parti, ha fatto sapere il Psg. Non sono stati rivelati i dettagli del presunto accordo raggiunto tra Mbappé e la squadra. Secondo quanto riportato dai media transalpini, il giocatore ha accettato di rinunciare a diversi bonus finanziari in caso di trasferimento, il che significa che non lascerà il club gratuitamente. Prima di approdare alla Juventus a parametro zero nel 2019, anche Adrien Rabiot è stato tenuto in disparte per mesi dal Psg quando era diventato chiaro che non avrebbe firmato un nuovo contratto. 

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