Non era mai acaduto prima che il ct della nazionale assistesse: ha vinto la Roma

Non era mai accaduto di vedere il Commissario Tecnico della Nazionale sulle tribune di uno stadio durante le Finali Giovanili del calcio italiano. È accaduto ieri sera quando, in occasione della finale Under 17 Serie A e B fra la Roma e l’Inter, Roberto Mancini si è seduto al Del Conero di Ancona, applaudendo le gesta delle promesse del calcio italiano.

La finale l’ha vinta la Roma che, imponendosi 2-1 sull’Inter, ha vinto lo scudetto, l’ottavo nella categoria (record dell’Inter eguagliato) e il secondo consecutivo per i classe 2006 giallorossi, che un anno fa si imposero nell’Under 16. Il filo conduttore di questo successo è Manuel Nardozi che, esattamente come lo scorso anno in finale col Milan, ha siglato il gol decisivo.Bologna. Emozioni e gol che hanno riportato alla mente di Roberto Mancini gli anni della sua gioventù. “Questa finale la giocai nell’82, un Bologna-Bari che mi fa viaggiare indietro nel tempo”, ha raccontato durante l’intervallo di Roma-Inter. Quella finale, che nel 1982 si giocava ancora andata e ritorno, vide proprio Mancini protagonista: l’attuale Ct fu decisivo con una doppietta nel 4-1 della prima partita che mise al sicuro il risultato prima della vittoria 1-0 in Puglia, che decretò il tricolore.

Una stagione, quella 81-82, molto significativa per il calcio italiano, ma anche per un giovanissimo Roberto Mancini che, oltre allo scudetto Allievi con il Bologna, esordì in Serie A non ancora diciassettenne. Il 6 settembre dell’81, infatti, in un Bologna-Reggina di Coppa Italia, Mancini entrò a inizio ripresa al posto di Chiorri, assaggiando per la prima volta l’erba dei “grandi”. Una settimana più tardi, arrivò la Serie A, in un Bologna-Cagliari terminato 1-1: a sedici anni e 10 mesi Mancini divenne il sesto giocatore più giovane di sempre a esordire nel massimo campionato. Anche il primo gol fu precoce: il 4 ottobre dell’81, al 78esimo minuto di Como-Bologna, realizzò la rete del 2-2 con cui i rossoblù riuscirono a pareggiare l’incontro. In quella stagione Mancini giocò tutte e 30 le partite, realizzando 9 reti complessive.Sicuramente altri tempi, altro calcio, ma il futuro del pallone italiano è sempre passato, e la storia Mancini insegna, attraverso i giovani come Nardozi, Feola e Mosconi, protagonisti e autori dei gol della finale Roma-Inter, la prima volta di un Commissario Tecnico alle Finali Giovanili. 

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