Cori contro Vlahovic per la sua esultanza, che gli costa un giallo

Colpo grosso della Juventus, che si impone per 2-0 in casa dell’Atalanta nell’anticipo della 34/a giornata di Serie A e scavalca la Lazio al secondo posto in classifica. I bianconeri hanno ora 66 punti, 5 in più del Milan quinto nella corsa alla Champions League. La Juve torna a vincere in trasferta per la prima volta dal 19 marzo scorso in casa dell’Inter. Svaniscono forse le ultime speranze per l’Atalanta, che rimane a 58 punti a -5 dall’Inter quarta. Una Juve solida, pratica e cinica al punto giusto per colpire l’Atalanta in avvio e nel finale del secondo tempo: sblocca il risultato Iling Jr. con il suo primo gol in carriera in Serie A, chiude i conti Vlahovic con il decimo centro stagionale e soprattutto il secondo consecutivo a conferma di una condizione che piano piano sta tornando al top. Da segnalare nel finale di gara uno spiacevole episodio, quando dagli spalti del Gewiss Stadium si sono sentiti pesanti cori di natura discriminatoria nei confronti di Vlahovic. L’arbitro Doveri ha brevemente fermato il gioco, parlando con il giocatore che aveva segnalato con disappunto l’accaduto. I cori (“sei uno zingaro di m…a”) sono partiti dopo uno scontro a metà campo tra Vlahovic e Maehle. Vedremo se questa volta gli ispettori federali li avranno sentiti.

Non mancano le sorprese nelle due formazioni, a partire da quella nerazzurra in cui Gasperini schiera Zapata unica punta con Pasalic e Koopmeiners a supporto. Partono dalla panchina Muriel e Demiral. Nella Juve, Allegri schiera a sorpresa Rugani dal primo minuto al centro della difesa (con Bremer e Bonucci in panchina) mentre a centrocampo torna Rabiot. Il tecnico bianconero lancia poi dal primo minuto Iling Jr. a sinistra al posto di Kostic, mentre in attacco spazio a Milik e Di Maria con Vlahovic e Chiesa in panchina.

Come sempre l’Atalanta prova subito ad imporre il suo ritmo con un pressing furioso a tutto campo che spesso costringe la Juventus a perdere palla anche in zone pericolose davanti alla sua area. Dopo una ventina di minuti di confronto serrato per lo più a metà campo, è la Juve a rendersi per prima pericolosa con un sinistro a giro dal limite di Di Maria con palla di poco a lato. La replica immediata della formazione orobica con un colpo di testa di Scalvini respinto dal palo, su angolo di Koopmeiners. Proprio l’olandese sembra essere uno dei più in palla, provando in un paio di circostanze la conclusione dalla distanza senza troppa fortuna. A cavallo della mezzora, ancora Atalanta vicina al gol su azione di calcio d’angolo con una serie di conclusioni in mischia respinte dal muro difensivo bianconero. Nell’occasione i nerazzurri chiedono un rigore, per una respinta di Rugati su tiro di Ederson con le braccia attaccate al corpo come rilevato anche dal Var. Nel finale di tempo cresce ancora la squadra di Gasperini, che si rende pericolosa prima con un destro a lato di Scalvini dal limite e soprattutto con Pasalic che spara alle stelle da centro area un assist invitante di Koopmeiners dalla sinistra. Juve graziata.

Ritmo inizialmente un po’ più basso in avvio di ripresa, con la Juve che rialza il baricentro mentre l’Atalanta è meno arrembante in questa fase. Non a caso alla prima occasione sono proprio i bianconeri a passare in vantaggio al 56′ con Iling Jr., che avvia un’azione sulla sinistra e poi la conclude ribadendo in rete un cross basso da sinistra di Rabiot respinto dalla difesa orobica. Gasperini prova subito a correre ai ripari inserendo Muriel per Pasalic, in precedenza era già entrato Boga al posto di Ederson per uno schieramento ultra offensivo. I nerazzurri si riversano subito in avanti e iniziano a martellare la difesa bianconera di cross dalle fasce per Zapata e per le incursioni dei difensori su palle inattive. Allegri inserisce forze fresche con Vlahovic per Milik e Pogba per Fagioli, proprio il centrocampista francese in contropiede ha subito una ghiotta occasione su assist di Di Maria ma il suo sinistro al volo è debole e facile preda di Sportiello. L’Atalanta continua a spingere, sfiorando a sua volta il pari in due occasioni con Muriel, poi con una punizione dalla distanza di Koopmeiners respinta da Szczesny, ancora con un destro da fuori di Maehle di un soffio a lato. Nel finale, la Juve si barrica davanti alla porta di Szczesny a difesa del vantaggio provando a sfruttare in contropiede l’ingresso in avanti di giocatori veloci come Chiesa e Kostic al posto di Di Maria e Iling. Non a caso i bianconeri si divorano il raddoppio con Vlahovic che tira addosso a Sportiello, poi rischiano di subire il pari con un destro da fuori area di Zappacosta respinto dal palo. Nel recupero, però, il bomber serbo si riscatta firmando il 2-0 con uno splendido sinistro all’incrocio dei pali dopo una micidiale ripartenza. L’esultanza polemica di Vlahovic nei confronti del pubblico di casa dopo dieci minuti di cori offensivi gli costa un giallo.

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