Curve in silenzio durante la partita contro il Milan e diverse risse tra tifosi partenopei sugli spalti. Il ministro Abodi: "È inaccettabile"

Pochi minuti dopo il fischio d’inizio del big match di campionato tra Napoli e Milan sugli spalti dello stadio Maradona sono scoppiate diverse risse tra sostenitori partenopei che hanno coinvolto alcune migliaia di persone. Il cuore caldo del tifo napoletano sta combattendo una battaglia contro il presidente Aurelio De Laurentiis e le forze di Polizia. Durante tutti i 90 minuti le curve sono rimaste in silenzio.

I gruppi organizzati contestano il caro biglietti soprattutto in Champions League e il regolamento d’uso dello stadio, troppo restrittivo e che toglie loro libertà di tifare. Le dichiarazioni di De Laurentiis contro ogni forma di illegalità, all’indomani dei gravi scontri nel centro storico il giorno di Napoli-Eintracht, hanno scatenato il mondo ultrà. Di fatto ha portato alla assurda situazione che il Napoli ha giocato le ultime gare a Fuorigrotta in un clima surreale. 

La giornata di Napoli

La protesta degli ultras del Napoli era cominciata in piazzale Tecchio, nei pressi dello stadio, e aveva portato alla decisione di restare in silenzio durante la partita contro i rossoneri. I gruppi delle due curve cittadine si erano ritrovati con bandiere, stendardi e fumogeni: tamburi e striscioni sono, con i fumogeni, vietati all’interno dell’impanto sportivo napoletano. Uno dei princiapli motivi della protesta è legato al ‘caro prezzi‘, con i biglietti del settore più popolare venduti a 90 euro per il match casalingo di Champions proprio contro il Milan. “‘Meno ultras e più famiglie allo stadio’. Quali famiglie, visti i prezzi solo quelle ricche – si leggeva nel comunicato diffuso dai gruppi – che sottolinea il divieto “a tutti, ultras e non, di ingresso di qualsiasi vessillo e simbolo di appartenenza per un capriccio di questore, sindaco e Adl”. 

Abodi: “Inaccettabili risse e cori razzisti nelle curve”

 “Vorrei tanto che rispetto finisse su tutte le maglie per testimoniare un impegno in campo e sugli spalti dei nostri stadi, ma non solo. Quindi, non si possono accettare le risse delinquenziali in curva che mettono a repentaglio la sicurezza dei tifosi e i cori razzisti, tutti”. Così il ministro dello Sport e dei giovani Andrea Abodi in un post su Twitter a proposito di quanto accaduto nella domenica calcistica, con le risse in curva allo stadio Maradona di Napoli e i cori razzisti dei tifosi della Roma contro l’allenatore serbo della Sampdoria Dejan Stankovic all’Olimpico. 

 

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