Il portoghese contro club e allenatore in un'intervista tv: "Non rispetto Ten Hag"

Il terremoto Cristiano Ronaldo si abbatte sul Manchester United con parole che suonano come una rottura definitiva. Alla vigilia dei Mondiali in Qatar il portoghese ha rilasciato un’intervista esclusiva al giornalista Piers Morgan, nel suo programma Uncensored in cui ha attaccato tutti: dal tecnico al club. “Il Manchster United mi ha tradito, non rispetto Ten Hag perché lui non mostra rispetto verso di me. Mi sono sentito tradito, ho percepito che alcune persone non mi volevano. Non solo quest’anno, ma anche l’anno scorso”, ha dichiarato il portoghese le cui parole hanno inevitabilmente fatto il giro del mondo. “Mi hanno dipinto come la pecora nera e non so perché. E se non mi rispetti, io non ti rispetterò mai loro”, ha tuonato ancora Cr7 che ha definito quello attuale come il periodo “più diffile” della sua vita. 

Cristiano Ronaldo file photo
Ten Hag

“Hanno cercato di allontanarmi”

Ronaldo ha dichiarato senza giri di parole che il club “ha provato a forzare la sua cessione”. “Non sto parlando solo dell’allenatore ma di tutte le componenti del club”, ha spiegato il portoghese che ha avuto parole dure anche nei confronti dell’ex allenatore Ragnick e del suo ex compagno Wayne Rooney. “Dopo Sir Alex Ferguson non c’è stata alcuna crescita nel club, i progressi sono stati pari allo zero”, ha continuato ancora l’ex Juve che ha analizzato anche il passaggio da Solskjaer a Ragnick: “E’ una cosa che nessuno ha capito: non è mai stato un allenatore, e la cosa ha sorpreso non solo me, ma tutto il mondo”, ha detto parlando del tecnico tedesco. 

Parlando dell’ex stella inglese Ronaldo ha invece aggiunto: “Non so perché Rooney mi critica così tanto, probabilmente perché ha terminato la sua carriera e io gioco ancora ad alti livelli. Non ho intenzione di dire che sto meglio di lui. Che è vero.

La citazione di Picasso e la dichiarazione d’amore ai tifosi 

Nei circa novanta minuti d’intervista Ronaldo ha poi parlato del motivo dietro il suo ritorno. “I tifosi devono sapere che sono tornato per provare ad aiutare il club, ma c’è qualcosa che ci impedisce di essere al livello di City, Liverpool e Arsenal”, ha sottolineato il portoghese che ha poi concluso: “Amo questa squadra, i tifosi sono dalla mia parte, ma se la società ha piani diversi non c’è problema. Come diceva Picasso devi distruggere per ricostruire, ed evidentemente hanno deciso di cominciare da me. I tifosi per me sono molto importanti ed è per questo che ho deciso di fare questa intervista: ho pensato fosse arrivato il momento giusto”.

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