L'ex calciatore aveva 67 anni: è deceduto per complicazioni dopo un intervento chirurgico al cuore

Il mondo del calcio piange il portiere del primo scudetto di Verona e Napoli. E’ scomparso nella notte, all’età di appena 67 anni, Claudio Garella. Lascia la moglie Laura e due figlie, Claudia e Chantal. Il suo nome è legato indissolubilmente all’Hellas e ai partenopei. Con i gialloblù vinse l’unico, ad oggi, scudetto del club, nel 1985, con Osvaldo Bagnoli in panchina. Due stagioni dopo, ‘concesse il bis’ al Napoli, con la conquista del tricolore da parte della squadra trascinata in campo da Diego Maradona. Sempre con i partenopei si aggiudicò anche la Coppa Italia, nello stesso anno. Ritiratosi nel 1991, ha trascorso gli ultimi anni della carriera lontano dal calcio di vertice, lavorando come allenatore e dirigente presso alcune società dilettantistiche torinesi. Di lui l’avvocato Agnelli disse: “E’ il più forte portiere del mondo, senza mani però”. Cresciuto nelle giovanili del Torino, Garella debuttò in Serie A nel corso del campionato 1972-1973 con la maglia granata, per poi disputare due stagioni con il Casale in Serie D e Serie C. Passò quindi al Novara e dopo una stagione alla Lazio, con la quale rimase per due anni.

Dopo alcune prestazioni non brillanti, Garella entrò nel mirino della tifoseria biancoceleste, che lo ribattezzò ‘Paperella’. Fu ceduto, quindi, alla Sampdoria in Serie B, dove militò per tre stagioni. Quindi l’approdo a Verona, dove prese parte alla storica conquista dello scudetto nella stagione 1984-85 e divenne l’idolo della tifoseria e diventò il supereroe ‘Garellik’. L’estate successiva passò al Napoli e con gli azzurri si aggiudicò ancora uno storico scudetto e la Coppa Italia 1986-1987. L’addio al Napoli però fu burrascoso. Seguì la cessione all’Udinese in Serie B. Dopo due stagioni, Garella si trasferì all’Avellino, nel 1990-91, e al termine del campionato si ritirò. In carriera ha totalizzato complessivamente 245 presenze in A e 218 in B. Una decina di anni dopo da allenatore ha guidato il Barracuda, squadra di Prima Categoria piemontese, poi ha rivestito l’incarico di preparatore dei portieri del Pergocrema e di allenatore della squadra giovanile juniores del Cit Turin. Quindi, nel 2013, il ritorno al Barracuda. Il destino ha voluto che proprio le due squadre a cui è stato più legato, Verona e Napoli, si affronteranno lunedì al ‘Bentegodi’ nel weekend per la prima sfida di campionato.

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