Sulla panchina degli scaligeri arriva Tudor, gli isolani trovano l'accordo biennale con Mazzarri

270 minuti per sconfessare le scelte estive e cominciare daccapo, con un nuovo allenatore. Sono bastate tre giornate di campionato a Cagliari e Verona per esonerare Leonardo Semplici ed Eusebio Di Francesco, che hanno pagato un pessimo inizio di stagione (l’Hellas è ancora a zero punti, i sardi ne hanno raccolto appena uno) in prima persona, con un allontanamento prematuro ma non del tutto inatteso.

Per l’ex tecnico della Roma prosegue il momento no. Arrivato in Veneto per rilanciarsi dopo le esperienze negative alla Sampdoria e al Cagliari, l’avventura in gialloblù si è conclusa nel peggiore dei modi. Fatale la sconfitta, di misura, nel monday night con il Bologna. L’1-0 del ‘Dallara’ allunga il digiuno di vittorie di Di Francesco, alle prese con il poco invidiabile record di 19 partite di fila in Serie A senza successi. Striscia che non avrà modo di provare a spezzare la prossimo settimana. Al suo posto l’Hellas ha deciso di puntare su Igor Tudor, l’anno scorso vice di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus, che si è liberato dal club bianconero. Per lui contratto fino al termine di questa stagione.

Se l’esonero di Di Francesco era nell’aria dopo il ko di Bologna, sorprende di più la decisione del presidente Tommaso Giulini di allontare Leonardo Semplici, artefice della miracolosa salvezza centrata dai sardi solo qualche mese fa con uno splendido girone di ritorno. Nel calcio però, non da oggi, la riconoscenza ha vita assai breve e testimonia come già in estate la proprietà non fosse del tutto convinta della riconferma dell’ex tecnico della Spal. Così al primo soffio di burrasca – un punto in tre gare, con ancora negli occhi la clamorosa rimonta interna (da 2-0 a 2-3) subìta domenica contro il Genoa – la panchina del Cagliari è saltata per aria.

Nella tarda serata il club isolano ha trovato l’accordo con Walter Mazzarri. Un milione e 800mila euro per due anni. Sarebbe questa la cifra pattuita fra la società rossoblù e l’ex allenatore di Napoli e Inter, scelto da Giulini per risollevare le sorti della squadra.

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