Al Franchi di Firenze finisce 1-1. Domenica sera la sfida con la Svizzera a Basilea

Settembre si conferma un mese poco… Azzurro. L’Italia campione d’Europa non va oltre l’1-1 in casa contro la Bulgaria, in una gara valida per la quarta giornata delle qualificazioni ai Mondiali del 2022. Un mezzo passo falso che rischia di complicare la strada della Nazionale verso il Qatar. Al gol di Chiesa dopo un quarto d’ora, replica Iliev sul finire del primo tempo. Per il resto l’Italia paga l’evidente ritardo di condizione di molti dei suoi giocatori più importanti e non riesce quasi mai ad essere brillante dalla trequarti in avanti. Anche se c’è da dire che il migliore in campo della Bulgaria è stato di gran lunga il portiere Georgiev. Con questo risultato gli Azzurri restano al comando del girone C con 10 punti, ma nel prossimo turno saranno di scena in Svizzera contro l’avversario sulla carta più pericoloso. Poi il terzo impegno con la Lituania. Resta comunque la soddisfazione del 35esimo risultato utile consecutivo, eguagliata la Spagna imbattuta dal 2007 al 2009. Azzurri -1 dal primato assoluto, detenuto dal Brasile con 36 gare.

Due le novità rispetto alla finale di Wembley per Mancini. Il ct della Nazionale schiera infatti titolari Florenzi e Acerbi al posto di Di Lorenzo e Chiellini. Per il resto, confermato l’undici che ha battuto l’Inghilterra nella finale degli Europei con Donnarumma in porta; Bonucci ed Emerson in difesa; Barella, Jorginho e Verratti a centrocampo; Chiesa, Immobile e Insigne in attacco. Il ct ha mandato in tribuna i rientranti Zaniolo e Kean, insieme a Biraghi, Calabria, Di Lorenzo, Mancini, Locatelli, Pessina, Sensi e Scamacca. Per loro ci sarà spazio nelle prossime due partite. Nel prepartita il ct bulgaro Petrov si è congratulato con Mancini per la vittoria all’Europeo e i due allenatori si sono scambiati un omaggio. Premiato anche Bonucci per aver raggiunto le 100 presenze in Azzurro, con quella odierna sono 110. Azzurri con il lutto al braccio per la scomparsa a 77 anni di Francesco Morini, l’ex difensore della Juve e della Nazionale è stato ricordato con un minuto di silenzio. Sugli spalti circa 14.000 spettatori.

Italia subito padrona del campo, guidata dalla regia sapiente di Jorginho. La prima vera occasione arriva dopo dieci minuti, con Insigne che dopo un rimpallo vinto al limite dell’area arriva a tu per tu con il portiere ma non riesce a concludere nello specchio della porta. La Bulgaria si difende ma non sta a guardare, quando può riparte e si fa vedere con un destro dal limite di Despodov di poco a lato. L’Italia sblocca il risultato al 16′ con un gran gol di Chiesa, che dopo una serpentina ubriacante e uno scambio con Immobile batte il portiere con un preciso sinistro rasoterra dal limite dell’area. Sbloccato il risultato, gli Azzurri continuano a macinare gioco e alla mezzora si rendono pericolosi con Immobile dal limite. Ci provano poi ancora Immobile, ma il portiere bulgaro Georgiev si salva. Sulla prosecuzione dell’azione Insigne calcia a lato. Nel momento migliore dell’Italia, però, arriva a sorpresa il pareggio della Bulgaria in contropiede con Iliev bravo ad anticipare Acerbi su bell’assist dalla sinistra di esterno di Despodov. Prima dell’intervallo, Italia vicinissima al gol con Insigne fermato ancora da Georgiev. Gli Azzurri protestano anche per un contatto sospetto in area bulgara tra Antov e Immobile. Arbitro e Var lasciano correre.

Nel secondo tempo, l’Italia continua a spingere e sfiora di nuovo il vantaggio con Immobile. Il forcing azzurro però non è costante a causa di una condizione non ancora ottimale, così la Bulgaria riesce a schierarsi quasi sempre per tempo a difesa della porta di Georgiev. Al 60′ altra occasione per l’Italia, con Barella che calcia sull’esterno della rete da ottima posizione. E’ poi la volta di Chiesa presentarsi solo davanti alla porta, ma ancora Georgiev si salva da campione in calcio d’angolo. Mancini prova a cambiare qualcosa, inserendo Toloi per Florenzi in difesa e Cristante per Barella in mediana. La musica però non cambia, il fraseggio continua ad essere troppo lento per scalfire il muro difensivo della Bulgaria. A venti dalla fine ancora Immobile pericoloso, Georgiev non si fa sorprendere. Proprio il bomber della Lazio lascia il campo a un quarto d’ora dalla fine a Raspadori, dentro anche Berardi per Insigne. Inutile, però, l’assalto finale dell’Italia perchè la lucidità scarseggia e la difesa bulgara riesce sempre a salvarsi. Punto prezioso quello guadagnato dalla squadra di Petrov. Per l’Italia un mezzo passo falso che deve essere subito cancellato nella prossima partita in Svizzera.

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