A San Siro 7-0 dei rossoneri sui granata

 Il Milan passeggia sul Torino e mette altri tre punti nella cassaforte Champions, mantenendo il secondo posto a braccetto con l’Atalanta. Per la squadra di Pioli, poco più di un allenamento all’Olimpico granata: sette reti rifilate a una squadra in teoria obbligata a fare punti per tenere a distanza il terz’ultimo posto, e invece dissolta già nel primo tempo. Un successo storico, quello del Diavolo e confezionato con una facilità impressionante.

Milan, due gol nei primi 26′

Rossoneri già a segno nei primi 26′ con Theo Hernandez e il rigore di Kessié: la gara, sostanzialmente, finisce qui. Ad inizio ripresa arriva il tris di Brahim Diaz, già a segno con la Juventus e il monologo del Diavolo prosegue con il secondo gol di Hernandez e la tripletta di Rebic, che fa a fette una difesa semplicemente impalbabile. Tra Juve e Toro, dieci le reti complessive siglate dai rossoneri: la campagna piemontese può rappresentare per Pioli lo scatto decisivo per la Champions. Serata da incubo per un Toro troppo brutto per essere vero: se sabato non arriverà una reazione contro lo Spezia, appuntamento decisivo per i granata, la situazione rischia di complicarsi pericolosamente, anche se restano quattro le lunghezze di vantaggio sul Benevento.

Toro senza Belotti, a riposo

Nicola se la gioca senza il capitano: Belotti resta a riposo in panchina, in avanti la coppia Zaza-Bonazzoli. In difesa c’è Lyanco Pioli, privo di Ibrahimovic, si affida a Rebic: alle sue spalle il trio formato da Castillejo, che rileva lo squalificato Saelemaekers, Calhanoglu e Brahim Diaz. Il Milan chiude la pratica in un primo tempo condotto a senso unico. Primo brivido in area torinista con un mezzo pasticcio Lyanco-Bremer, che sulla minaccia di Calhanoglu rischiano l’autorete, poi gli uomini di Pioli la sbloccano con Theo Hernandez, che con uno splendido sinistro dal limite batte Sirigu (19′). E due minuti dopo potrebbero già raddoppiare con Castillejo: sulla respinta di Sirigu su Kessié il tap-in dello spagnolo è fermato dal palo.

L’occasione per il raddoppio non tarda ad arrivare: Lyanco stende Castillejo, Guida indica il dischetto. Trasforma Kessié, che spiazza il portiere di casa (26′). Il terzo gol, firmato da Calabria, viene annullato per fuorigioco del terzino. Il Toro prova a rialzare la testa, e potrebbe rimettersi in corsa: grande chance non sfruttata da Bremer, tutto solo sul servizio di Zaza, favorito da un passaggio di Calhanoglu. Donnarumma salva tutto.

La tripletta di Rebic

Le speranze di rimonta dei granata tramontano ad inizio ripresa: l’errore di Bremer in impostazione innesca Kessié, che serve Brahim Diaz per il tris al quinto minuto. Il Milan non si accontenta e sfiora il poker con Kessié che sull’appoggio di Rebic colpisce male. Lo show del Diavolo, certo favorito dall’avversario costretto a sbilanciarsi, prosegue con la traversa centrata con la spalla da Brahim Diaz, poi con il tentativo di Calhanoglu che che spedisce fuori di poco. Tutto troppo facile. Il poker si concretizza due minuti dopo e la firma è ancora quella di Theo Hernandez, che in contropiede viene messo da Rebic davanti a Sirugu: con un tocco morbido il francese completa la sua doppietta (62′). C’è gloria pure per Rebic, a segno su rifinitura del neoentrato Krunic (68′). E il croato si ripete quattro minuti dopo sfruttando l’assist di Leao, anche lui in campo da poco. La difesa granata è molle come un budino e Rebic completa addirittura la tripletta, sulla sponda di Krunic (79′). Con la 15/a vittoria esterna consecutiva il Milan vede ormai all’orizzonte la Champions, il Toro vede le streghe.

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