La donna partecipa alle celebrazioni in forma ridotta davanti alla lapide che ricorda le vittime del disastro aereo

(LaPresse) Commemorazioni in forma ridotta per il secondo anno consecutivo a Torino nel giorno del 72esimo anniversario della tragedia di Superga, che mise fine al Grande Torino. Davanti alla lapide che ricorda le vittime del disastro aereo che il 4 maggio 1949 uccise l’intera squadra del Grande Torino c’era anche Angiola Rigamonti, nipote del calciatore Mario Rigamonti, tra le 31 persone che erano a bordo dell’aereo che si schiantò sulla collina torinese dove sorge la Basilica di Superga. “Ho promesso a mio padre che avrei mantenuto vivo il ricordo di suo fratello, venendo qui io vedo lo zio Mario, la nonna, il nonno e mio papà”, ha dichiarato commossa la donna.

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