Il capitano della squadra campione d'Italia: "Il prossimo passo è la Champions. Con Inzaghi ci divertiamo"

L’Inter veniva da anni senza successi e negli ultimi 4 ha sempre messo in bacheca qualcosa. Il ciclo deve continuare, ha ragione il direttore Marotta quando dice che ‘dobbiamo alzare l’asticella’“. Così il capitano dell’Inter Lautaro Martinez nel corso di una intervista alla Gazzetta dello Sport. “Non scelgo tra gli obiettivi, li voglio tutti, ma il prossimo passo è la Champions – ha aggiunto – a Istanbul era un sogno vicinissimo, mentre l’unica partita che vorrei rigiocare quest’anno è quella contro l’Atletico”. “Ma a Milano, non a Madrid – ha chiarito – se avessimo sfruttato le occasioni, sarebbe stato diverso. Certo, anche al Metropolitano abbiamo sbagliato: se vai in vantaggio, devi conservarlo. Su questo bisogna migliorare”. Quali i meriti di Inzaghi in questo trionfo. “Ci lascia giocare liberi e allenare con felicità. Ci divertiamo, e non solo perché adesso si vince. In questi tre anni è cresciuto anche lui assieme a noi, nella tecnica, nella tattica – ha sottolineato Lautaro – nel modo con cui parla alla squadra. Abbiamo fatto un salto tutti insieme. È una persona tranquilla ma, quando si arrabbia, si arrabbia sul serio… Quando lo chiamiamo ‘demone’ per scherzare, lui si gira e ride…”. 

Scudetto da capocannoniere, è successo solo a cinque interisti. “Una gioia nella gioia, i numeri dicono che ogni stagione riesco a migliorarmi perché questa è la mia mentalità – ha detto Lautaro – cercare di superarmi, avere nuovi obiettivi. Il gruppo viene davanti al singolo, io ho solo capitalizzato un lavoro di tutta la squadra”. Per il suo modo di giocare, se si trova meglio con Lukaku o con Thuram. “Ho fatto grandi cose con Romelu, uno che da solo porta via due uomini – ha aggiunto – ma con Marcus ho più possibilità, più scelta, più spazi. Ed è stato decisivo partire insieme già dal ritiro. Dopo anni ho fatto una preparazione completa, dopo aver superato definitivamente il problema alla caviglia che non mi aveva fatto vivere il Mondiale come avrei voluto”. Infine se Lukaku l’ha più sentito. “No, non mi ha risposto quella famosa volta e per entrambi è finita lì. Abbiamo tutti voltato pagina”, ha concluso il Toro. 

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