Il tecnico della 'Dea' in conferenza stampa prima del match di coppa con i croati

Serve una notte magica, di quelle perfette per continuare a tenere vivo il sogno e restare aggrappati all'Europa. L'Atalanta double face, scatenata in campionato e tentennante in Champions, è chiamata a non fallire l'appuntamento interno contro la Dinamo Zagabria. Per gli uomini di Gasperini sono imprescindibili i tre punti, quantomeno per tentare di tenersi un posto in Europa League e non chiudere le porte alla speranza.

I bergamaschi avrebbero infatti anche la possibilità di rimanere in Champions e qualificarsi agli ottavi se riuscissero a vincere le ultime due partite e Dinamo e Shakhtar, ultimo avversario dell'Atalanta, facessero soltanto un punto contro il City ma al di là dei numeri e delle combinazioni, la voglia degli orobici è quella di lasciare comunque il segno sul 'torneo dei grandi' provando a vincere la loro prima partita e ridurre ad una sola lunghezza il ritardo sui croati impegnati nell'ultimo turno proprio contro i colossi del City di Guardiola, sempre più ago della bilancia di un girone ancora tutto aperto.

Gasperini ritrova in avanti Malinovskyi e Ilicic, che hanno saltato per squalifica la gara di campionato contro la Juventus. Lo sloveno con ogni probabilità partità titolare in attacco a fianco di Muriel (Zapata deve ancora riprendersi dall'infortunio in nazionale subito ad ottobre e non è stato convocato). Per Gasp però la forza è nel gruppo e nell'autostima che è aumentata dopo quel brutto passo falsoi all'esordio in Champions proprio contro i croati artefici di un poker non facile da dimenticare: "La partita di Zagabria fu la nostra peggiore in assoluto, non abbiamo fatto nulla di quello che sappiamo fare. Ora però siamo un altra squadra, abbiamo giocato partite importanti. Mai prima di quella sfida avevamo fatto una figura così brutta", ha aggiunto.

Il tecnico ha annunciato che Zapata, ancora alle prese con un infortunio, non verrà convocato. "Non è pronto, non è ancora guarito. Rientrano però Ilicic, Malinovskyi e Muriel. Ma di là della formazione abbiamo 15-16 titolari e la partita va vista nei 90 minuti. Anche chi entra può dare una svolte. Chi va in panchina non è altro che un titolare aggiunto". Il pareggio di San Siro contro il City ha ridato vigore al gruppo che non intende lasciare nulla di intentato: "Quella partita è stata importantissima per la nostra credibilità in Champions. Ci ha dato una spinta in più ad una competizione partita male ma c'è ancora la possibilità di raddrizzare la situazione. In un girone con sei partite con squadre come il City c'è la possibilità ancora di qualificarci. Non abbiamo più margine di errore, però vincendo continuano a stare dentro. La partita per noi è un dentro o fuori".

Il tecnico è convinto che la sua Atalanta è ben diversa da quella del debutto: "Si vince facendo una grande partita sotto ogni aspetto, difensivo e offensivo. Anche a Zagabria abbiamo avuto occasioni importanti. La Dinamo sa giocare in modi diversi. All'andata sono stati bravissimi a non farci mai giocare con un pressing altissimo. Noi non siamo mai stati in grado di trovare soluzioni. Domani sarà un altro tipo di gara, noi dovremmo adattarci al gioco aggressivo o se giocano più basso. Tutte situazioni che conosciamo bene. Dobbiamo dare risposte ben diverse da quelle date a Zagabria".

Per la prima delle due finali servirà dunque cuore, coraggio e concentrazione. E alla domanda su chi sarà il rigorista dopo l'errore di Barrow contro la Juventus, Gasperini ha risposto con un sorriso: "Intanto speriamo di averlo il penalty domani. E' evidente che aver sbagliato tanti rigori ci ha precluso dei risultati in certi momenti. Il rigore è sempre una grandissima opportunità".

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