Il tecnico della 'Roja' e prossimo allenatore dei blancos nella bufera per non aver informato per tempo la federazione

Un terremoto giunto nel peggior momento possibile: ad appena 48 ore dall'esordio Mondiale. La Spagna si appresta ad iniziare la sua  avventura in Russia scossa dal caso Lopetegui. Il commissario tecnico è stato silurato dalla Federazione e sostituto poche ore dopo dall'esordiente Fernando Hierro. Una decisione clamorosa, quella di rispedire a casa l'allenatore, che però era nell'aria dopo che ieri è stato ufficializzato il passaggio di Lopetegui al Real Madrid nella prossima stagione. La Rfef non ha gradito le tempistiche dell'annuncio così come il fatto di esser stata informata dal tecnico basco poco prima che la 'Casablanca' pubblicasse il comunicato. E il numero uno federale, Luis Rubiales, non ha voluto sentire ragioni. Nonostante il tentativo di alcuni 'senatori' della  Roja di fargli cambiare idea.

"Abbiamo deciso di sollevare dall'incarico l'allenatore", ha annunciato il presidente in conferenza stampa dal ritiro di Krasnodar. "La nazionale appartiene a tutti gli spagnoli, è stata una decisione che abbiamo dovuto prendere in funzione al modo in cui facciamo le cose e di determinati valori". Il presidente, a capo della Federazione nell'ambito del progetto di rinnovamento dopo gli scandali dell'era Villar, ha assicurato di non sentirsi "tradito" dalla decisione di Lopetegui di passare al Real nonostante il rinnovo di contratto fino al 2020 firmato a maggio, ma ha contestato il fatto di trovarsi di fronte al fatto compiuto. "La Rfef non può rimanere ai margini di una trattativa con uno dei suoi dipendenti e scoprire un accordo 5 minuti prima della dichiarazione ufficiale", ha spiegato. "Il miglior  allenatore per la nazionale era lui e per me – ha aggiunto – è un professionista impeccabile, ma i modi di fare sono importanti". Lopetegui, nominato ct delle Furie Rosse nel 2016, era riuscito a gestire, anche grazie al suo passato come portiere del Real e del Barça negli anni '90, le due anime che spesso hanno recato tensioni all'interno della nazionale, dove tradizionalmente convivono giocatori Blancos e blaugrana. Ma l'annuncio del suo passaggio al Madrid, due settimane dopo l'addio a sorpresa deciso da Zidane, avrebbe rischiato di rompere l'equilibrio e di favorire sospetti di favoritismi. Peraltro, la prima avversaria della Spagna sarà venerdì il Portogallo di un certo Cristiano Ronaldo. Attualmente, nonostante i rumors di mercato, ancora il giocatore-simbolo del Real.

Era chiaro da subito che l'unica soluzione possibile per il dopo-Lopetegui era la soluzione interna. E poche ore dopo, la Rfef ha  comunicato di aver affidato la panchina a Fernando Hierro. Sarà l'ex Real a guidare la Spagna in Russia, probabilmente l'ultima cosa che si sarebbe aspettato alla viglia del torneo. Dopo un'ottima carriera da giocatore (89 presenze con la Roja, cinque campionati e tre  Champions con il Real), Hierro è stato uno degli artefici del periodo d'oro della selezione spagnola rivestendo il ruolo di direttore  sportivo tra il 2007 e il 2011. In questo periodo, la Spagna ha vinto l'Europeo 2008 e 2012 e il Mondiale 2010. Successivamente Hierro  è diventato direttore generale del Malaga (2011-2012) e vice allenatore di Ancelotti al Real Madrid (2014-2015). Nella stagione 2016- 2017, è stato l'allenatore dell'Oviedo. Lo scorso novembre è tornato nella Federazione spagnola come direttore sportivo. "E' una sfida  bella ed emozionante. Le circostanze sono quelle che sono e accetto questa responsabilità con coraggio. Abbiamo un buon gruppo e grandi attese. Non le deluderemo", le sue parole nella prima conferenza stampa. "Esprimo la mia più grande ammirazione per  Lopetegui, per il lavoro fatto in questi due anni, gli auguro tutto il meglio". Il neo ct non varerà rivoluzioni: "Non si può cambiare in due giorni quello che si è fatto in due anni di lavoro. La chiave sarà quella di cambiare meno possibile". Hierro ha assicurato che "i ragazzi sono eccitati, vogliono questa sfida. L'obiettivo è lottare per il Mondiale. Dobbiamo essere positivi e coraggiosi. Se non fossi convinto  che possiamo giocare un buon torneo – ha aggiunto Hierro – non sarei qui. Questo gruppo di giocatori ha fatto un girone di  qualificazione fantastico". Ai tifosi Hierro chiede "fiducia. Daremo tuti il 100%, il gruppo è unito. Io lo Zidane della nazionale? Lo  spero, firmerei subito". Di certo, fare il vice di Ancelotti porta bene, vista la successiva carriera di Zizou.

Intercettato dai cronisti all'aeroporto di Krasnodar, Lopetegui ha detto di essere "molto triste" per la situazione. "Ma abbiamo una squadra meravigliosa e spero che vinceremo il Mondiale". E che il terremoto in casa Roja non scalfisca le ambizioni di titolo di Ramos e compagni ne è convinto il ct della Germania Joachim Loew. La notizia "mi ha sorpreso, come tutti", ha spiegato. "Non conosco il contesto di questa decisione, ma una situazione così a due giorni dalla prima partita rappresenta un duro colpo. Ma se possiamo parlare di una squadra ben affiatata e che ha portato avanti la sua filosofia del calcio per anni, quella è la Spagna. Si conoscono da anni e non perderanno il loro gioco né la loro classe". Venerdì a Sochi, al cospetto di Ronaldo e compagni, il primo banco di prova.
 

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