La giustificazione di Super Mario: "Non pensavo di andare così forte". Ma più tardi ha negato tutto: "Solo invidia nei miei confronti"

Mario Balotelli torna protagonista fuori dal campo per un'altra delle sue 'balotellate'. L' ex centravanti di Inter e Milan, nonché della Nazionale, attualmente in forza al Nizza, sabato scorso è stato fermato dagli agenti della polizia stradale di Vicenza che lo hanno inseguito e fermato per eccesso di velocità sull'autostrada all'altezza di Limenella. Balotelli era alla guida di una Ferrari e con lui c'era un amico alla guida di una Lamborghini. "Non pensavo di andare così forte, che cosa volete, è un attimo raggiungere i 200 all'ora con questa macchina", si sarebbe giustificato SuperMario agli agenti.

Non è la prima volta che con le con le sue macchine, Balotelli viene fermato dalle forze dell'ordine per essersi fatto cogliere con il piede un po' troppo schiacciato sull'acceleratore. I poliziotti hanno spiegato al giocatore e all'amico che gli era andata bene perché sebbene viaggiassero ai 200 non potevano ritirargli la patente, limitandosi alla contravvenzione amministrativa e alla decurtazione di 5 punti, poiché come prevede la legge non avevano fissato l'andatura con l'autovelox. A distanza di qualche ora, però, lo stesso Balotelli ha smentito buona parte di quanto accaduto. "Siccome a 200 all'ora in autostrada si va sul penale, non è vero", ha detto in un video postato sul suo profilo Instagram. Quindi SuperMario, come già accaduto altre volte in passato, se l'è presa con la gente che in qualche modo tenderebbe sempre a prenderlo di mira. "Sarò sicuramente stato segnalato da persone gelose, forse della macchina", ha detto. Balotelli ha poi ammesso che "il controllo è stato normale e sono andato via tranquillamente". Quindi l'invettiva contro la stampa italiana "che fa schifo". "L'Italia non cambia purtroppo, si sta bene in Francia", ha concluso Balotelli mentre nel sottofondo si sente il potente rombo dell'automobile su cui viaggiava.

A Nizza Balotelli si è ritrovato come calciatore dopo un paio di anni bui e anche i comportamenti fuori dal campo sono stati fin qui irreprensibili, ma il suo passato è costellato di episodi a volte al limite dell'incredibile: dalla maglietta dell'Inter lanciata per terra in Champions League nel 2010, alla provocazione ai microfoni di Striscia la notizia di essere tifoso del Milan. Non a caso il Vocabolario Treccani ha inserito il termine balotellata nel suo testo con la definizione di "gesto, comportamento, trovata, tipici del calciatore Mario Balotelli". E' nel periodo in Inghilterra, però, che Balotelli ne combina una dopo l'altra: dalla lite con il tecnico Mancini, al lancio di freccette contro i ragazzi delle giovanili, fino al quasi incendio provocato in casa per l'esplosione di un petardo in bagno. Per la serie why always you?

 

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