Dal patentino per il proprietario all'assicurazione obbligatoria se l'animale è inserito nel cosiddetto "Registro dei cani morsicatori"

Pitbull e rottweiler sono le razze di cani ‘protagonisti’ delle tre ultime aggressioni mortali in Italia. Oggi una bambina di 2 anni e mezzo è stata azzannata da un pitbull a Sesto San Giovanni, nel Milanese. La piccola stava giocando con la sorellina gemella quando è stata aggredita dal cane, in un appartamento di via Picardi. Ferita gravemente, è stata trasportata in codice rosso con elisoccorso a Bergamo. Illesa l’altra bambina. La zia, nel tentativo di sottrarre le nipotine dall’aggressione del cane ha riportato ferite profonde ed è stata trasferita in codice giallo al Niguarda di Milano. Un mese fa a Eboli, in provincia di Salerno, è morto sbranato Francesco Pio D’Amaro, 15 mesi, mentre era in braccio allo zio. A Manziana, alle porte di Roma, Paolo Pasqualini è stato aggredito e ucciso da tre rottweiler mentre correva lo scorso 14 febbraio. Lo scorso mese di agosto, il Ministero della Salute ha emanato una ordinanza con la quale si prorogano i contenuti dei precedenti provvedimenti in tema di ‘Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani’.

Le norme e gli obblighi per i padroni

La lista delle razze pericolose, da tempo, non è più contenuta nell’ordinanza, ma restano fermi i capisaldi del provvedimento: dal patentino per il proprietario del cane all’assicurazione obbligatoria se l’animale è stato inserito nel cosiddetto ‘Registro dei cani morsicatori’. In pratica, non esiste più un elenco di cani ‘pericolosi’ perché appartenenti a una razza specifica ma vengono considerati i singoli comportamenti di ogni cane. Il proprietario di un cane è sempre “responsabile del benessere e del controllo del proprio animale” da cui deriva che, in caso di danni o lesioni a persone, altri animali o cose, a risponderne civilmente e penalmente è sempre il padrone.

Resta l’obbligo del guinzaglio di una misura non superiore a 1,50 metri per i cani a passeggio sia in aree urbane sia in luoghi aperti al pubblico. Unica eccezione le aree cani che devono essere identificabili e recintate. Il proprietario del cane deve avere sempre con sé la museruola, morbida o rigida, che l’animale deve indossare in caso di pericolo. Per “favorire la formazione e l’acquisizione di adeguate cognizioni sulla corretta detenzione di un cane” occorre che i proprietari seguano dei corsi per conseguire il cosiddetto ‘patentino’.

I corsi per il patentino

Sono i Comuni con i Servizi Veterinari delle Asl, avvalendosi anche degli Ordini professionali dei Medici Veterinari, delle Associazioni di Medici Veterinari, delle Facoltà di Medicina Veterinaria e delle Associazioni di Protezione degli Animali, a provvedere all’istituzione di corsi per conseguire il patentino. In dettaglio, l’ordinanza vieta l’addestramento di cani che ne esalti l’aggressività; qualsiasi operazione di selezione o di incrocio di cani con lo scopo di svilupparne l’aggressività; il sottoporre cani a doping, gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi. La legge vieta inoltre il taglio della coda e delle orecchie, la resezione delle corde vocali, l’estirpazione delle unghie e dei denti. L’unica eccezione prevista è quella in cui un medico veterinario consideri tale intervento necessario nell’interesse dell’animale e quindi eseguito per garantirne il benessere. Gli interventi chirurgici effettuati violando la legge sono considerati maltrattamento animale che viene punito così come previsto dal codice penale. I cani che hanno dato segno di aggressività sarannno inseriti in un apposita lista, il ‘Registro dei cani morsicatori’.

I Servizi Veterinari delle Asl, nel caso in cui rilevino un rischio, stabiliscono le misure di prevenzione e la necessità di eventuali interventi terapeutici comportamentali cui devono essere sottoposti i cani che richiedono una valutazione comportamentale. I proprietari dei cani iscritti nel registro devono obbligatoriamente stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile e applicare contestualmente guinzaglio e museruola al proprio animale quando si trovano in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico.

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