Organizzata dal think tank Vision, vede AXA come founding partner. Il ceo di AXA Italia Gigantiello: "Obiettivo -50% impronta carbonio in nostro portafoglio entro 2030"

Presentato oggi a Milano, al Pala Axa, il programma della seconda Dolomite Conference on The Global Governance of Climate Change, organizzata dal Think Tank Vision e che vede AXA come founding partner insieme ad Autostrade del Brennero. Si terrà tra il 5 e l’8 ottobre tra Trento e Bolzano: i risultati confluiranno in un manifesto che sarà presentato alla Cop28 di Dubai. ‘A new Hope For Climate. Actions Beyond Words’, il motto della conference di quest’anno. 

Alla conferenza stampa di lancio presenti il ceo di AXA Italia, Giacomo Gigantiello, e il direttore di Vision, Francesco Grillo. In collegamento il ceo di Autostrade del Brennero, Diego Cattoni, e la vicepresidente dell’Ocse Fabrizia Lapecorella. Oltre a loro, presente anche il rettore dell’Università Bocconi di Milano, Francesco Billari, e Raffaella Cagliano del Politecnico di Milano. 

“AXA è partner della Dolomite Conference on the Global Governance of Climate Change per tre motivi fondamentali – dice Giacomo Gigantiello -. Prima di tutto per un forte allineamento alla strategia di sostenibilità di AXA. Ci piace il fatto che la Conference sia multidisciplinare e multi generazionale. Abbraccia poi tutti gli aspetti della sostenibilità, dalla società all’ambiente alla governance, con attenzione all’inclusione sociale. Infine ci piace per la sua pragmaticità, poiché vede il coinvolgimento di accademici, giovani, esponenti delle istituzioni”. Alla Dolomite Conference sono infatti presenti anche molti studenti del Master of Science in Transformative Sustainability, realizzato a Milano tra il Politecnico e l’Università Bocconi. “Gli obiettivi di AXA sul tema della sostenibilità riguardano vari aspetti – aggiunge ancora il ceo di AXA Italia – come investitori l’obiettivo è ridurre del 50% entro il 2030 l’impronta di carbonio del nostro portafoglio. Come assicuratori l’obiettivo è ridurre l’impatto delle emissioni del portafoglio di auto assicurate del 20% e ridurre del 30% le emissioni del portafoglio delle aziende clienti, sempre entro il 2030. Come azienda esemplare abbiamo anche lì come obiettivo la riduzione delle emissioni del 50% come AXA e poi cercare di incrementare la consapevolezza”. 

A evidenziare le quattro macrodomande alle quali vuole rispondere la Conference è Francesco Grillo: “Innanzitutto, come rendere le organizzazioni internazionali più efficaci, veloci e inclusive. Poi, come si dice spesso, parliamo delle ESG: oggi c’è troppa burocrazia e c’è il rischio green washing, cercheremo di capire come ‘misurare meno e misurare meglio’. Il terzo aspetto riguarda come rendere l’agenda del cambiamento climatico più popolare ed è strettamente legato alla quarta sfida: poiché questa agenda ha dei costi, occorre capire come trasformare il costo in investimento che possa avere anche un ritorno”. Alla Dolomite Conference di quest’anno sono previste alcune sessioni aperte e quattro sessioni di problem solving chiuse al pubblico. Tra gli ospiti più attesi Barbara Kolm, vicepresidente della Banca Centrale d’Austria, Enrico Giovannini, ex ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Rossella Miccio, presidente di Emergency.

Francesco Grillo evidenzia anche come la Dolomite Conference punti all’impatto zero: “In questi eventi c’è sempre un rischio, per esempio dato dai voli internazionali degli ospiti che vengono. Per esempio, grazie ad AutoBrennero, useremo auto a idrogeno”, spiega il direttore di Vision. “La vera madre dell’innovazione è la necessità: e il cambiamento climatico ci mette con le spalle al muro”, aggiunge. 

Anche Diego Cattoni, di Autostrade del Brennero, evidenzia l’importanza dell’iniziativa: “Siamo convintamente presenti in questa iniziativa e ci sentiamo anche parte in causa – ha detto – Tra i nostri obiettivi principali oggi c’è quello di realizzare il primo ‘green corridor’ d’Europa”.

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