Il responsabile delle misurazioni: "La superficie del ghiacciaio, l'anno scorso, era di 112 ettari e ogni anno arretra di 90 metri"
Il ghiacciaio della Marmolada in 25 anni è arretrato del 50 per cento. La conferma arriva dagli studi condotti dai geografi e dai glaciologi dell’Università di Padova che, in collaborazione con il Comitato glaciologico italiano e Arpav, tengono sotto controllo lo stato di salute della Regina delle Dolomiti. “La superficie del ghiacciaio, l’anno scorso, era di 112 ettari e ogni anno arretra di 90 metri”, osserva Mauro Varotto, responsabile delle misurazioni del ghiacciaio. “Questa estate i ghiacciai lungo tutto l’arco alpino sono in forte fusione a causa del combinato disposto di deboli nevicate negli ultimi due periodi invernali e delle alte temperature estive – spiega Mauro Valt, tecnico ricercatore Arpav -. Nella seconda decade di agosto si è registrata in area dolomitica la temperatura media più alta dal 1990, coincidente con una dozzina di giorni in cui le temperature hanno superato il novantesimo percentile: la serie più lunga degli ultimi 35 anni”.
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