L'uomo, che adesso si trova nella Città del Vaticano, sarebbe coinvolto in un giro di foto pedopornografiche. Lo ha reso noto la Sala stampa vaticana

Un sacerdote membro del corpo diplomatico vaticano negli Stati Uniti accreditato a Washington, è stato richiamato nella Santa Sede perché coinvolto in un'inchiesta americana su foto pedopornografiche. Lo ha reso noto la sala stampa del Vaticano spiegando che  il 21 agosto scorso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America ha notificato, per via diplomatica, la possibile violazione commessa dal sacerdote. La Santa Sede, secondo la prassi adottata dagli Stati sovrani, ha richiamato il presule in questione il quale si trova attualmente nella Città del Vaticano.

Ricevute le informazioni dal governo statunitense, la Segreteria di Stato vaticana le ha trasmesse al Promotore di giustizia del Tribunale vaticano. Il Promotore di giustizia ha aperto un'indagine ed è stata già avviata una collaborazione a livello internazionale al fine di raccogliere elementi relativi al caso. Il Vaticano ricorda che, come è previsto dalle leggi vigenti per tutte le istruttorie preliminari, le indagini del Promotore di giustizia sono protette "dal necessario riserbo istruttorio".

Il bollettino della Santa Sede, però, non sembra aver soddisfatto le aspettative dei vescovi americani. Il presidente della Conferenza americana dei vescovi cattolici, il cardinale Daniel N. DiNardo della diocesi di Galveston-Houston, ha dichiarato che si tratta di "un problema serio. Speriamo che la Santa Sede – afferma – fornisca presto ulteriori dettagli. Ribadiamo che quando si verificano tali accuse, si dovrebbe mettere in atto un'iniziativa immediata, approfondita e trasparente in collaborazione con le forze dell'ordine e si dovrebbero prendere misure immediate per proteggere i bambini. La protezione dei bambini e dei giovani è la nostra responsabilità più sacra". In particolare, a quanto si apprende, la Chiesa statunitense chiede che sia reso noto il nome del sacerdote presunto pedofilo che, a quanto pare avrebbe ricoperto un ruolo importante nella delegazione diplomatica della Santa Sede a Washington.

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