La revisione è legata al completamento della rilevazione dell'andamento dei prezzi

A gennaio l'inflazione, nella lettura finale dell'Istat, registra un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1,0% nei confronti di gennaio 2016, mentre la stima preliminare era +0,9%. Chiara l'accelerazione, la crescita era dello 0,5% a dicembre). L'inflazione acquisita per il 2017 risulta pari a +0,7%.

La revisione al rialzo del dato annuale, spiega l'Istat, è legata al completamento della rilevazione dell'andamento dei prezzi dell'ampio paniere statistico, che proprio a gennaio ogni anno viene aggiornato. All'interno delle principali tipologie per il mese di gennaio 2017, si legge nella nota a commento del dato, spicca il rialzo congiunturale dei prezzi degli alimentari non lavorati, tra cui vegetali freschi (+14,6%) e della frutta fresca (+0,9%); questi aumenti, confrontandosi con le riduzioni dei prezzi registrate a gennaio 2016 (rispettivamente -2,0% e -1,6%), determinano, su base annua, delle accelerazioni della crescita particolarmente marcate: +20,4%, da +3,0% di dicembre per i vegetali freschi e +7,3%, da +4,7% del mese precedente per la frutta fresca. Pesa anche l'andamento dei beni energetici tra cui il gasolio per mezzi di trasporto (+3,7%) e della benzina (+3,3%), per entrambi, a gennaio 2016 erano state rilevate variazioni congiunturali negative e pertanto, su base annua, si registrano accelerazioni della crescita particolarmente marcate: per il gasolio per mezzi di trasporto la crescita si amplia di 10,6 punti percentuali (+13,9%, era +3,3% a dicembre) e per la benzina di 6,0 punti percentuali (+9,3%, da +3,3% del mese precedente).
 

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