Il vice premier e ministro allo Sviluppo economico assicura che sul sito industriale in Puglia ci sarà "responsabilità"

Sull'Ilva, "Grillo – o chiunque altro – esprimono delle opinioni personali: su tutti i dossier io non prenderò decisioni finché non avrò ascoltato le parti". Sul sito industriale in Puglia, verranno ascoltati "la proprietà, i sindacati, il sindaco di Taranto", ha detto il ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio, ai microfoni di Radio Anch'io, su Radio1. Di Maio ha sottolineato che nel trattare la questione Ilva ci sarà "responsabilità" e "se serve anche continuità". 

Poi ha affrontato diverse questioni: dai sottosegretari "che si faranno nei prossimi giorni e si decideranno anche, con il presidente del Consiglio, le deleghe" fino all'Iva. "Il nostro primo obiettivo era scongiurare le clausole di salvaguardia", e "il ministro Tria e tutta la sua squadra sono al lavoro per scongiurare l'aumento dell'Iva – ha spiegato a 'Radio Anch'io', su Radio1 – Misuriamo la nostra credibilità anche su questo dossier".

E ancora "Lavoreremo notte e giorno perché la programmazione europea riconosca più fondi all'Italia – ha sottolineato Di Maio – Ho sempre detto, e su questo siamo tutti d'accordo, che il nostro Paese deve restare all'interno delle alleanze occidentali, ma è anche vero che le sanzioni alla Russia stanno danneggiando i nostri agricoltori, il mondo del design, del nostro artigianato: vengono indeboliti dalle controsanzioni russe". Di Maio ha precisato che l'esecutivo M5S-Lega "sarà un governo filo-italiano: deve finire l'epoca del 'Sì signore' dell'Italia". Incalzato sulla collocazione internazionale che avrà Roma, il leader pentastellato ha detto che "queste decisioni le prenderà il presidente Conte nei consessi internazionali".

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