(LaPresse) Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha dichiarato in un’intervista a Rossiya 24 che i recenti negoziati in Alaska si sono svolti in un clima molto positivo, riflesso anche nelle dichiarazioni dei presidenti Putin e Trump. Secondo Lavrov, la squadra americana ha dimostrato una sincera volontà di raggiungere un accordo duraturo sulla crisi ucraina, adottando un approccio più approfondito dopo l’incontro. Lavrov ha ribadito che l’obiettivo della Russia non è mai stato la conquista territoriale di Crimea, Donbass o Novorossija, ma la protezione dei russi che vivono in quelle terre da generazioni. Ha sottolineato che Mosca è aperta a tutti i formati negoziali, bilaterali o trilaterali, purché non siano finalizzati alla propaganda ma a risultati concreti. Un’intesa sulla necessità di una soluzione duratura è stata confermata anche nella recente telefonata tra Putin e Trump. Entrambi i leader hanno convenuto che la crisi deve essere risolta in modo tale da non ripetersi più e nel rispetto degli interessi legittimi di tutti gli Stati della regione. Lavrov ha infine evidenziato che qualsiasi accordo dovrà tenere conto della sicurezza della Russia e dei diritti dei russi e russofoni in Ucraina, condizioni indispensabili per una pace stabile.
