Viaggio nella riscoperta del territorio che parte dal prodotto e finisce alla tavola

Dalla vendemmia alla raccolta del tartufo. La riscoperta del territorio passa anche dal turismo, che negli ultimi anni non si accontenta di degustare ma cerca il coinvolgimento nel processo che porta i prodotti dalla terra alla tavola. È così che si assiste a un fiorire di offerta da parte di aziende agricole, cantine e strutture ricettive, di esperienze a contatto con la natura.

La piattaforma BeCountry

Con questo proposito nasce nel 2021 (in piena pandemia) BeCountry, piattaforma che oggi conta su una rete di 250 aziende agricole partner per un totale di 120 esperienze attive sul portale. A conferma del trend arriva l’aumento del numero di prenotazioni che fa segnare un +50% delle vendite nella stagione primavera-estate 2023, rispetto al 2022. “L’ambizione – spiega a LaPresse Alessandro Molino, fondatore della piattaforma – è di valorizzare il turismo di prossimità attraverso le esperienze nelle aziende agricole, che sono il motore del made in Italy e i custodi delle tradizioni dei nostri territori”. Le aree geografiche ‘più reattive’ sono Lombardia e Piemonte, che da sole cubano 70 esperienze sul totale, sia dal punto di vista dell’offerta, sia dal punto di vista della domanda. “Il pubblico delle grandi città e delle grandi aree abitate del Nord è quello che di più cerca le nostre esperienze da effettuare nel weekend o da regalare per un’occasione speciale. Si tratta di un target consapevole, disposto a pagare per vivere un’esperienza profonda, che noi definiamo ‘culturale’, che non si limita alla semplice degustazione”, aggiunge Molino. A riscuotere il maggior successo sono le esperienze di vendemmia, tosatura delle pecore, della transumanza, del trekking in malga per imparare a fare il formaggo d’alpeggio, la passeggiata con gli alpaca, seguite dalle più classiche cene e picnic tra vigneti e filari.

I dati del turismo enogastronomico

Secondo i dati del rapporto sul turismo enogastromico 2023, il 74% dei turisti italiani ha visitato luoghi di produzione nel corso dei viaggi degli ultimi 3 anni: in testa ci sono le cantine (con il 34%), seguite da caseifici ed aziende agricole (28%). Il 53% dichiara il proprio interesse a partecipare ad esperienze attive (es. vendemmia turistica, raccolta delle olive, di frutti), mentre la percentuale di quanti effettivamente fruiscono di tali esperienze è il 12%. Anche il big delle esperienze regalo Smartbox, che ne vende 7 milioni ogni anno in 11 paesi europei, ne ha inserite alcune nel suo ‘ricco menù’ tra cui una dedicata all’olio umbro e una sulla caccia con i cani da tartufo.

Il tartufo, grande protagonista

E proprio il tartufo è il grande protagonista di questa stagione in Piemonte. Con la rinomata 93esima Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba alle porte (al via il 7 ottobre) la regione si prepara ad accogliere turisti e appassionati. Tra le esperienze preferite “c’è l’incontro con i trifulau” (i leggendari cercatori di tartufi, sempre accompagnati dai fedeli cani) “che raccontano l’esperienza”, afferma Bruno Bertero, direttore ente turismo Langhe e Monferrato e Roero, evidenziando poi la scelta, fatta in ottica di sostenibilità, di impiegare parte della cifra ricavata nelle piante tartufigine. “Le azioni devono essere compensate e tornare in positivo”, sottolinea.

Tra le esperienze vendute online non manca la vendemmia didattica nelle terre in cui i paesaggi sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. “Negli slot da 5 a 7 persone che mettiamo a disposizione siamo andati in overbooking per una decina di slot. I posti si sono esauriti in tempi molto rapidi”, aggiunge Bertero evidenziando come “tutte le destinazioni come noi si stanno attrezzando in questo senso”.

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