Boom di turisti dopo la ristrutturazione

Dopo una importante opera di ristrutturazione avviata nel 2015, il percorso tra i canyon dell’Orrido di Ponte Alto di Trento è stato riaperto ai visitatori. Ed è subito boom di turisti che grazie a passerelle, scale a chiocciola e balaustre affacciate direttamente sullo strapiombo possono avvicinarsi alle pareti dell’Orrido e avventurarsi nella gola stretta e profonda scavate dalle acque del Fersina cascate alte 40 metri. “Per rendere il luogo ancora più suggestivo, lungo il sentiero attorno alla gola si svolgono anche rappresentazioni teatrali, rafforzando così il connubio tra uomo e natura – fa sapere Apt Trento Bondone -. Un angolo di bellezza da scoprire e un’eredità preziosa da preservare, considerata la sua rilevanza dal punto di vista storico: qui, infatti, nei secoli sono state realizzate opere idrauliche per proteggere la città dalle alluvioni. La più antica, la Serra di Ponte Alto, risale addirittura al 1537, voluta dal principe vescovo Bernardo Clesio e puntualmente riparata dopo ogni esondazione. Oggi l’acqua del Fersina, precipitando da questa serra e dalla Controserra Madruzza, un secondo sbarramento costruito nel 1882 un centinaio di metri più a valle, dà origine a spettacolari cascate che si fanno strada tra gli strati di roccia rossa”.

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