E i tetti diventano verdi ed abitati

Quel che vi proponiamo con questo articolo è un viaggio verso il futuro, in una città che non smette mai di sorprenderci. A Rotterdam in questi giorni, fino al 30 ottobre, è in corso la prima biennale solare del mondo. Il concept è che per ottenere la possibilità di sfruttare al meglio il potere del sole, bisogna andare oltre al pensiero tecnocratico. Se a settembre – ottobre deciderete di andare a visitarla, scoprirete una Rotterdam coinvolta in un inedito e grande programma educativo con laboratori solari e la grande mostra “The Energy Show – Sole, energia solare e forza lavoro” realizzata con l’ ‘Het Nieuwe Instituut’, organizzata dai pluripremiati designer Marjan van Aubel e Pauline van Dongen. Per sette settimane Rotterdam mette in scena un’esperienza umana e culturale unica, che vi consigliamo di non perdere.

Per l’occasione stanno giungendo in città architetti, urbanisti ed antropologi di tutto il mondo. La direzione che è stata scelta per migliorare lo sviluppo urbano sono i villaggi sui tetti (in olandese dakdorpen, rooftop villages): idea che unisce l’edilizia sostenibile alla realizzazione di una smart city più green. Con i rooftop villages, i tetti abitati, Rotterdam punta ad affrontare la crisi climatica, la mancanza di abitazioni, la carenza d’acqua, le conseguenze urbane delle forti piogge e lo stress da caldo: i tetti diventano così nuovi e speciali luoghi abitativi in risposta alle varie sfide urbane.

Perché i tetti? Perché Rotterdam ha più di diciotto chilometri quadrati di tetti piatti. I numeri sono davvero stupefacente: in tutti i Paesi Bassi, sono circa seicento chilometri quadrati, vale a dire un’area delle stesse dimensioni di Utrecht, Amsterdam e Rotterdam messe insieme. Sono tanti i problemi che si vogliono affrontare con i tetti verdi abitati. In primis, sempre più persone vogliono vivere a Rotterdam: i tetti affrontano il problema della mancanza di alloggi. Ma non solo: i tetti verdi puliscono l’aria, sono habitat ecologici, convogliano l’acqua. Il problema sono i costi ovviamente elevati e la mancanza di guadagni finanziari diretti, soprattutto per gli edifici esistenti. Rotterdam ha però trovato la soluzione: rinforzare e rinverdire i tetti aggiungendo case compatte per renderli abitabili.

Risultato: cambia il business case ed i tetti verdi diventano finanziariamente attraenti. E’una rivoluzione culturale: i tetti verdi aumentano la capacità di ritenzione idrica della città che si scalderà di meno, aumenteranno la biodiversità e gli habitat per le specie, l’aria inquinata verrà pulita e verranno forniti alloggi a prezzi accessibili. Tutto ciò si traduce in un buon ritorno sull’investimento. Il primo progetto pilota sarà realizzato nei prossimi mesi presso De Kroon, un makerspace e uno spazio di coworking situato a Rotterdam, che fungerà da proof of concept per attirare l’attenzione di investitori e cittadini interessati. Andate a Rotterdam per vedere il mondo da un’altra prospettiva.

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