I profili dei cardinali che potrebbero diventare il 267esimo Pontefice della storia della Chiesa
Favoriti, outsider e sorprese. A poche ore dal Conclave 2025 che eleggerà il 267esimo Papa della storia della Chiesa i cardinali dicono di non avere ancora una rosa di nomi, ma nelle Congregazioni hanno delineato il profilo di un pastore di una Chiesa chiusa nel Cenacolo. L’idea sembra essere quella di un nome in continuità con Bergoglio, ma c’è chi vorrebbe un conservatore. Fare i nomi di favoriti è un azzardo anche perché spesso chi entra in Conclave da Papa esce cardinale. Si può però pensare una rosa di nomi che saranno della partita.
Conclave 2025, 10 nomi tra i favoriti

Associated press / LaPresse
I Papabili italiani
In lizza tre italiani: il cardinale Pietro Parolin, già Segretario di Stato, uomo della diplomazia vaticana. A proposito di Italia un altro nome è quello dell’Arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Zuppi, che sarebbe la continuità di Francesco. C’è poi il Patriarca di Gerusalemme dei Latini cardinale Pierbattista Pizzaballa che, in questi giorni, è stato più volte acclamato dai fedeli all’ingresso delle Congregazioni.
Gli outsider
Parlando di profili in continuità con Papa Francesco potrebbero ambire al Papato, come outsider: il cardinale di Marsiglia Jean Marc Aveline o lo spagnolo Cristóbal López Romero. Occhi anche sullo svedese Anders Arborelius, convertito al Cattolicesimo in giovane età.
I possibili Papi “che vengono da lontano”
Nelle ultime ore sembrano essere salite anche le quotazioni dell’americano Robert Francis Prevost, prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina. Arcivescovo-Vescovo emerito di Chiclayo, è nato il 14 settembre 1955 a Chicago.
Per l’Asia in lizza il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, classe 1957. Come Bergoglio, sarebbe un Papa che ‘viene da lontano’ e come lui sarebbe un Papa della

gente, degli ultimi.
Passando al Sudamerica possibile che entri in Conclave con qualche voto il brasiliano Jaime Splenger. Non c’è Conclave che non abbia la suggestione di un ‘Papa nero’: chance per l’arcivescovo di Kinshasa Fridolin Ambongo Besungu. Nato il 24 gennaio 1960 a Boto, nella diocesi settentrionale di Molegbe, è noto per le sue posizioni estreme sui gay: “In Africa l’omosessualità non esiste. Si possono benedire gli omosessuali come si fa con i criminali, ma per convertire, non per promuovere le devianze”, le sue parole che hanno rappresentato una delle principali frizioni negli anni del Pontificato di Papa Francesco.
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